Inaugurata oggi la nuova sede di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Viale Pasubio
A due anni dalla posa della prima pietra, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli inaugura oggi la sua nuova sede di Viale Pasubio all’interno del primo edificio pubblico in Italia progettato dallo studio di architettura Herzog & de Meuron. Durante la cerimonia inaugurale, che si è tenuta questa mattina negli spazi della Sala Polifunzionale, cuore dell’intero progetto, sono intervenuti il Presidente di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli Carlo Feltrinelli, l’architetto Jacques Herzog, il Segretario Generale di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli Massimiliano Tarantino, il Presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il Sindaco di Milano Giuseppe Sala. |
La Sala Polifunzionale rappresenta il cuore del progetto e il manifesto di questo approccio: un luogo accessibile alla cittadinanza, in cui sarà possibile studiare, lavorare, informarsi e condividere esperienze, assistere alle performance, alle proiezioni, agli incontri e alle conferenze che comporranno il variegato palinsesto proposto da Fondazione e che rappresenteranno la traduzione espressiva del suo patrimonio culturale e di ricerca.
Oltre ad ospitare gli eventi culturali promossi dalla Fondazione, la Sala Polifunzionale sarà accessibile in assetto Second Home, una “seconda casa” destinata ad accogliere gli Amici della Fondazione, uno spazio informale per lavorare, incontrarsi, approfondire temi e contenuti dell’attualità e abitare lo spazio di Viale Pasubio.
Un primo esempio di questa nuovo connubio performativo-divulgativo è il programma della settimana inaugurale, Voices and Borders, che dal 13 al 17 dicembre propone al pubblico letture, proiezioni, incontri e spettacoli all’insegna di un nuovo Spazio di Cittadinanza.
La Sala Lettura, al quinto piano della nuova sede, sarà aperta al pubblico a titolo completamente gratuito fino ad esaurimento posti. Sarà possibile accedere alle fonti del patrimonio grazie al lavoro del personale della Biblioteca, sempre più impegnato a digitalizzare e rendere disponibile anche online gli elementi più rari dell’archivio.
Anche grazie al percorso di collaborazione intrapreso con Fondazione Cariplo, la nuova sede di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli segna così la nascita di un nuovo modello di istituzione culturale: dove la ricerca nell’ambito delle scienze sociali si traduce in mostre, conferenze, incontri, format didattici innovativi e nell’espressione artistica delle arti performative, in un’ottica di piena divulgazione e condivisione dei saperi e del patrimonio.
In particolare, la rinnovata offerta culturale di Fondazione abbraccia le attività di ricerca, identificate nelle cinque aree Globalizzazione e sostenibilità, Futuro del lavoro, Cittadinanza Europea, Innovazione politica e History box, e le inserisce all’interno di un nuovo approccio caratterizzato dalla sperimentazione di forme di divulgazione all’avanguardia, volte ad alimentare e stimolare il dibattito accademico e ad aprirlo a nuovi pubblici.
Esempi di questa nuova proposta culturale e di ricerca sono:
• Il Milan Charter Institute, progetto che dal 2017 promuove percorsi di ricerca e formazione a partire dalle sfide planetarie poste dagli “Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile” delle Nazioni Unite e dai principi della Carta di Milano. Con quest’area di ricerca Fondazione Giangiacomo Feltrinelli si appresta a diventare nella sua nuova sede l’hub italiano dell’International Panel on Social Progress (IPSP), promosso dalla Maison des Sciences de l'Homme di Parigi.
• La Jobless Society Platform, piattaforma multidisciplinare e multiattoriale che, in collaborazione con Fondazione Marazzina e Adecco, indaga le trasformazioni in atto nel mondo del lavoro e l’impatto che la tecnologia avrà sul suo futuro;
• L’Osservatorio sui Lavori 4.0, un monitoraggio che unisce ricerca sociale, documentazione e analisi antropologica sulle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro ai tempi della quarta rivoluzione industriale.
• “Europa, le grandi trasformazioni” (www.legranditrasformazioni.it) portale didattico di analisi e racconto che da oggi si propone di indagare le trasformazioni sociali attraverso una sperimentazione nei linguaggi digitali;
• L’Osservatorio sulla democrazia, progetto in collaborazione con Columbia University e Istituto di Scienze Umane e Sociali della Normale di Pisa, volto ad indagare e comprendere i fenomeni emergenti in ambito politico con una visione di lungo periodo, con uno sguardo ampio capace di abbracciare diverse aree geopolitiche e con uno spirito multidisciplinare;
• Oltre il confine, percorso di ricerca che ripercorre il rapporto complesso tra Russia e Europa Occidentale e Centrale in Età moderna e contemporanea, indagandone le reciproche influenze e interconnessioni;
• Il Polo didattico, che inaugura nel 2017 con una nuova attività volta a valorizzare il patrimonio e gli esiti della ricerca, nell’ottica di una divulgazione dei contenuti verso pubblici diversificati;
• La Scuola di cittadinanza Europea, una proposta formativa interdisciplinare e innovativa rivolta prevalentemente al mondo della scuola, che propone un approccio integrato dei saperi, fortemente legata all’analisi del reale e allo studio dello scenario contemporaneo;
• La Digital Factory, la startup “partecipata” di Fondazione che offre servizi per la digitalizzazione, conservazione, gestione e migrazione documentale, l’outsourcing per l’archivistica e la formazione continua sul documento digitale.
Nella mattinata, taglio del nastro anche per la libreria della Fondazione, collocata al piano terra della nuova sede: un concept inedito, con un assortimento di 15.000 titoli che rispecchia le aree di ricerca sviluppate dalla Fondazione e privilegia ambiti disciplinari quali scienze sociali e umane, letteratura e arti visive. In soluzione di continuità rispetto alla libreria, il “Babitonga Cafè” rappresenta inoltre il luogo per coltivare la socialità e trascorrere il tempo libero: un approdo per tutte le persone che avranno la semplice curiosità di entrare in libreria e osservare quanto accade intorno a loro.
“Oggi, a più di 40 anni di distanza da quei momenti – ha sottolineato Carlo Feltrinelli - ci siamo messi in moto per un progetto fuori dal tempo, da questo tempo, ma secondo noi necessario, e che deve tornare attuale. Una nuova sede iconica per una grande casa delle culture sociali, moderna e internazionale: questa è l’idea.”