Piccolo divertissement sull'installazione nell'area Porta Nuova
Non ci eravamo accorti di essere scesi in guerra, ma forse lo siamo. Il dubbio ci è venuto l'altro ieri, quando hanno iniziato a circolare in rete futuribili rendering di quell'area di Porta Nuova che tuttora è una specie di deserto urbano, laddove dovrebbe nascere il parco Biblioteca degli Alberi. Fotorendering dell'area che verrà, a breve, con un'enorme chiazza gialla che dilaga tra il bosco verticale e gli altri palazzi, che a vederla dall'alto pare sabbia, e forse è davvero un deserto… ah no, aspetta, è un campo di grano! |
Ora siamo nel 2015, ai tempi di Expo, della land art e di 50 sfumature: metti un campo di grano in mezzo alla città e la gente ne andrà pazza, offrigli una semina e una festa del raccolto, quelle cose che nelle campagne si fanno da sempre (seguendo i cicli della Natura Matrigna e le sue bizzarrie) ma che ora sono trendy anche per i cittadini e attirano le folle della domenica, ben contente di calzare, per un pomeriggio, gli stivali da contadino. E il gioco è fatto: un finto "vero campo di grano" seminato a fine febbraio invece che a novembre, una vera reale festa del raccolto da cui non nascerà alcun pane.
Come cantava Toto Cutugno: voglio andare a vivere in campagna. Ah, no, ci vivo già! Abito a Milano.
A.P.