Torna a Milano, dal 19 al 25 marzo, la panoramica dedicata alla cinematografia dei paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina

Per il Concorso Extr’A dedicato ad opere di cineasti italiani che si confrontano con altre culture e con le tematiche dell’immigrazione, verrà proiettata l’anteprima dell’ultima opera di Andrea Segre e Stefano Liberti, Mare chiuso, un documentario che testimonia con immagini inedite la dolorosa sorte degli immigrati respinti in mare e ricondotti in Libia in seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi del 2009; Bad Weather di Giovanni Giommi sull’isola bordello di Banishanta in Bangladesh.
C’è poi il Concorso per il Miglior Film Africano, in cui l’attenzione spazia dai giovani registi a quelli già affermati, che contenpla, tra i vari titoli, un film dal Ruanda Matière grise di Kivu Ruhorahoza, primo tentativo di elaborazione del trauma post-genocidio con un linguaggio non realistico; il ritorno alla regia di uno dei padri del cinema tunisino Ridha Behi che con Always Brando (presentato a Toronto 2011) che ci racconta in un mix di fiction e documentario il suo incontro con il grande attore e le riprese con il suo sosia tunisino. Sempre da Toronto uno dei registi nigeriani - fuori dal coro di Nollywood - Akin Omotoso che in Man on Ground racconta attingendo al genere del thriller e superandolo con la forza evocativa delle immagini, gli episodi xenofobici in Sudafrica contro gli immigrati africani.
Ancora, Concorso Cortometraggi Africani, che propone corti di finzione e brevi documentari con l’intento di promuovere i giovani registi africani ai loro primi passi nel cinema e di mostrare le nuove tendenze e le sperimentazioni; la retrospettiva “Ombre Digitali: film cinesi dell’ultima generazione”, con la quale il FCAAL inaugura una nuova collaborazione con un festival internazionale, il Festival Internacional de Cine de San Sebastian; la sezione Mondo arabo II Atto, in cui saranno proposti nuovi lavori incentrati sulle rivoluzioni tra cui un film egiziano di un regista, Khaled El Haggar, che ha realizzato nelle baraccopoli di Alessandria un grande romanzo popolare che porta con sé tutta l’angoscia e la disperazione di una società allo sbando, dal titolo El Shooq (Lussuria): questo sarà anche il film di apertura del festival, in prima italiana, il 19 marzo all’Auditorium San Fedele.
Numerose anche le iniziative collaterali al Festival, tra le quali segnaliamo la mostra Good Morning Africa, organizzata in collaborazione con la rivista Africa, che esporrà 40 fotografie scattate da 25 reporter di ogni nazionalità sulle numerose e complesse storie, in continua evoluzione, del continente africano.
Per finire, quest’anno anche l’Associazione Chiamamilano collabora con FCAAL: Martedì 20 Marzo, alle ore 20.45, all’interno del Cineforum Il CINEMINO si terrà la proiezione di 18 ius soli di Fred Kuwornu e Forte e Chiaro di Maria R Jijon e ReteG2.
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