Dopo Parco Concilio chiude anche Parco Simoni, a Quarto Oggiaro sale la protesta dei residenti

Il primo è stato chiuso nel 2003 per consentire la bonifica da inquinamento del sottosuolo, il secondo è stato chiuso qualche settimana fa, per verificare se ci sia lo stesso problema, ed eventualmente, procedere analogamente. Il primo dopo 7 anni è ancora inagibile, il secondo non si sa quando tornerà a disposizione dei cittadini.
Loro a Parco Simoni ci sono affezionati, e non vogliono vederlo chiudere a tempo indeterminato così come accadde anni fa per Parco Concilio. Tanto più che il problema riguarderebbe la falda sottostante il parco, e non la sua superficie. La verifica su Parco Simoni, infatti, è stata decisa in seguito a quella di Parco Concilio essendo l’intera area in passato stata adibita a cava. La contaminazione, hanno spiegato un mese fa i tecnici del Comune, sarebbe stata riscontrata ad una certa profondità solo teoricamente rischiosa per la falda, mentre non ci sarebbero rischi legati alla frequentazione dell’area da parte dei cittadini. Si è chiuso il parco per iniziare una campagna di indagini più approfondite (Piano di Caratterizzazione e successiva Analisi di Rischio), al fine di valutare eventuali interventi di messa in sicurezza o bonifica.
Nonostante non sia ancora chiaro quale tipo di intervento sarà necessario, lo smantellamento di Parco Simoni, è già iniziato: via le panchine, via i giochi dei bambini. “Il 17 maggio scorso, in consiglio di zona 8 i responsabili del settore parchi e giardini ci avevano assicurato che prima avrebbero rimesso a posto il Parco Concilio e poi avrebbero iniziato dall'altra parte -spiega Paola Iubatti, del Comitato Concilio- invece hanno portato via tutto senza fornirci alcun tipo di indicazione sulla tempistica e sugli interventi. Gli alberi ci sono ancora, è per questo che abbiamo iniziato la protesta: per proteggerli e perché non finisca come l’altro pezzo di parco, dove 200 alberi sono stati abbattuti”. Nella zona abitano tanti anziani e bambini che a Parco Simoni ci andavano quotidianamente. I residenti avevano chiesto all’Amministrazione di non chiudere il parco almeno finché non ci fosse stato un vero progetto definitivo. I tecnici del Comune infatti, nel corso di una Commissione al Verde del consiglio di Zona, hanno sottolineato come, al momento, non si sappia se ci siano i soldi per concludere l’intervento che si sta avviando, ragione per cui il parco verrà chiuso a tempo indeterminato. Insomma, casse al verde, cittadini senza verde. “Delimitazione delle aree strettamente necessarie per il periodo strettamente necessario, niente chiusura preventiva e indiscriminata”, chiedevano i residenti. Ma ormai il dado sembra tratto.
Dal Comune l’unico elemento che sono stati in grado di fornirci è che l’area di parco Concilio verrà riaperta ad ottobre, e successivamente si procederà con la piantumazione degli alberi. Nessuna indicazione rispetto alle sorti di Parco Simoni, se non la conferma che per quest’estate i residenti della zona dovranno fare a meno del verde, gli anziani delle panchine al fresco, i bambini dei giochi.
Giulia Cusumano