Comune e Consiglio di Zona non si parlano e l’anagrafe finisce in una scuola

"Siamo molto preoccupati per i nostri bambini. Non solo per un' eventuale incursione di estranei
all'interno del plesso scolastico, ma anche per la possibilità che i bambini possano uscire dalla scuola attraverso il cortile adiacente agli uffici in cui solitamente fanno ricreazione".
I cancelli infatti rimangono aperti per consentire l'ingresso al pubblico, ma a separare le due aree c'è solo una provvisoria ed aggirabile staccionata di legno.
"Non capisco la fretta di aprire l'ufficio. Potevano aspettare la chiusura estiva della scuola, così avrebbero potuto almeno mettere a norma la struttura. Perchè se sono previsti lavori di ristrutturazione per garantire la sicurezza, vuol dire che ora come ora la sicurezza non
c'è! E' come traslocare prima di aver fatto i lavori in casa: un percorso a rovescio."
"Io di bambini ne ho due, uno al nido e uno alle elementari. Quando li lascio a scuola voglio essere tranquilla, non dover preoccuparmi del via vai di estranei all'interno della struttura. Ad aggravare la situazione interviene l'ostruzione dei percorsi di sicurezza, che mette ancor più a rischio l'incolumità dei nostri figli".
La questione, ancora una volta, riguarda la sicurezza.
In una città i cui governanti hanno fatto di questo tema un cavallo di battaglia, un tormentone subito imposto all'agenda politico-mediatica nazionale, risulta paradossale che proprio un assessore forzista metta in pericolo quella dei più piccoli. Un autogol cui subito cerca di porre rimedio, ribadendo la provvisorietà della struttura e non escludendo la possibilità di spostarne l'ubicazione qualora i nuovi sopraluoghi rilevassero l'inadeguatezza dei locali di via Matteucci.
L'ha fatto giovedì scorso, incontrando i genitori in via Sansovino, sede del Consiglio di zona:è stato un faccia a faccia pesante che ha trovato impreparato l'assessore stesso, parso in visibile difficoltà a fornire chiarimenti soddisfacenti. Secondo l’Assessore per l’ufficio decentrato dell’anagrafe occorrono spazi vicini alla metropolitana; ma I locali del Consiglio di Zona di via Sansovino sono vicini alle stazioni del metro come e forse più dei locali della scuola ed inoltre non presentano barriere architettoniche, al contrario degli spazi di via Matteucci. Quindi perchè è stata scelta la scuola?
Difficile illustrare I motivi della decisione. Difficoltà carburate da una situazione in cui allo stesso tavolo degli "imputati" sedevano anche Pietro Viola, Presidente della zona 3, e il dottor Bua, responsabile dei lavori di progettazione del riassetto dei locali di via Matteucci. Il primo ribadiva la sua estraneità alla faccenda, il secondo assicurava che il Direttore della zona ne era a conoscenza.
Presidente e Direttore, evidentemente, non comunicano tra di loro.
L'incontro è terminato con un pubblico screzio tra i due, con il visibile imbarazzo dell'Assessore e con la promessa di nuovi sopraluoghi nell'edificio. Questo timido mea culpa però non è abbastanza per i genitori, che chiedevano la chiusura tassativa e immediata dell'ufficio.
Il giorno successivo la commissione di Palazzo Marino ha ricevuto alcuni rappresentanti del consiglio di zona. Sul tavolo, la chiusura dell'ufficio fino al 30 giugno, giorno di chiusura della scuola materna, e la richiesta di un sopraluogo nei locali di via Sansovino, indicati come possibile e alternativa sede dell'ufficio.
Per ora l'ufficio rimane aperto. La trattativa pure.
Giulia Cusumano
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