Calano i dividendi prelevati dal Comune, ma mancano ancora i fondi per i nuovi treni

Osservazioni insistite, quelle del Pdl, che Rota ha fortemente ridimensionato, illustrando il trend del prelievo di dividendi da parte del Comune di Milano negli scorsi anni. Si va dai 60 milioni del 2009 ai 55 del 2010, per un totale di 115 milioni. L'anno scorso non è stato chiesto nessun dividendo, mentre nel 2012 si chiedono, appunto, 5 milioni.
Il prelievo dei dividendi è un'operazione nel pieno diritto dell'azionista, che può utilizzare i soldi dal fondo di riserva dell'azienda stessa a propria discrezione, ha spiegato Rota. Per il manager è stato facile del resto sottolineare come i 5 milioni di quest'anno siano una cifra di molto inferiore a quella chiesta dalla precedente amministrazione negli ultimi due anni del suo mandato.
Cinque milioni in più o in meno non cambiano il servizio, ha sottolineato Rota, soprattutto a fronte di un contratto di servizio con il Comune di Milano salito dai 622 milioni di euro del 2011 ai 656 del 2012.
Il problema maggiore per Atm è, invece, trovare i soldi per un investimento di tutt'altra proporzione rispetto alla vicenda dividendi. È in corso infatti la gara per 30 nuovi treni della metropolitana, che sostituiranno parte dei vecchi convogli della Rossa e della Verde, e che dovrebbero entrare in servizio entro l'Expo. Servono 300 milioni, ha fatto sapere Rota già nei mesi scorsi. Soldi che Atm si attende, naturalmente, dal Comune. Un trasferimento importante, su cui però in Commissione solo Mattia Calise (Movimento 5 Stelle) ha chiesto aggiornamenti. La situazione infatti non è cambiata rispetto alle scorse settimane, e l'Assessorato al Bilancio aspetta a sua volta di ricavare soldi da un'ulteriore vendita di Sea – altra partecipata del Comune che, però, a differenza delle altre, produce utili.
Vendere la quota di maggioranza dell'azienda che controlla gli aeroporti milanesi servirà anche a pagare i treni della metropolitana, spiega già da diverso tempo l'Assessore Bruno Tabacci.
Soldi che verrebbero messi a bilancio nel 2013, anche perché la vendita dell'unica che tra le partecipate di Palazzo Marino fa gola al mercato non è ben vista da tutti nella maggioranza.
Mentre l'appalto per i nuovi treni verrà assegnato a settembre, Atm non ha quindi ancora nessuna certezza sui soldi tanto che, complice anche l'aumento dei costi per l'energia del 25% da inizio 2012, si pensa già, se dovesse servire, di mettere in vendita parte del patrimonio immobiliare dell'azienda dei trasporti.
Intanto il Consiglio comunale si è riunito ieri per ratificare il concambio delle azioni Sea – Serravalle tra Comune e Provincia, un'operazione già decisa tra i due Enti nelle scorse settimane.
Mentre quindi un vero problema Atm non si è mai aperto, a Palazzo Marino non si potrà però eludere la questione Sea.
Claudio Urbano