Nonostante la coperta corta, c’è chi in Comune propone di spendere quattro milioni di euro per riscaldare la Galleria

Lo capirebbero, forse, se i costi previsti per riordinare la “vetrina di Milano” non ammontassero a quattro milioni di euro, spese annuali di manutenzione escluse. D’altra parte, sembrerebbe “un’occasione impedibile”, citando ancora una volta l’Assessore, visto che i restauri sono comunque in calendario: il prossimo intervento sulla pavimentazione potrebbe essere necessario non prima di 50-60 anni. Vogliamo aspettare tutto questo tempo?
Il progetto di riscaldamento della Galleria che risale ai tempi della Giunta Tognoli, ha affascinato anche il successore Albertini, ma è sempre rimasto lettera morta. Forse perché lo si è sempre considerato un intervento non necessario e non prioritario; probabilmente del tutto inutile viste le dimensioni della Galleria e la sua altezza.
Non risulta che l’attuale Amministrazione abbia vinto al Superenalotto, né che sia riuscita a schivare le gravi ricadute economiche della crisi finanziaria che ha investito il Paese.
“Se applichiamo il criterio delle priorità non andiamo da nessuna parte- rincara Cadeo- gli interventi di ristrutturazione delle scuole ci saranno, ciò non significa che non si possano destinare risorse in altri settori”.
Peccato ci siano scuole che attendono interventi da anni, quasi sempre per mancanza di fondi. Probabilmente i senzatetto che bivaccano in centro sarebbero contenti di fare della “vetrina di Milano” riscaldata il loro punto di riferimento nelle rigide notti invernali, ma come potrebbero reagire i genitori dei bambini costretti a frequentare strutture scolastiche poco sicure o fatiscenti? “Sono sicuro che concorderebbero sul fatto che la Galleria è un pezzo importante della città e merita particolare attenzione” conclude Cadeo.
A perorare la causa, insieme all’Assessore al Decoro, l’Assessore al Commercio Giovanni Terzi. Poco convinto dall’altra parte l’Assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini. La decisione arriverà il 3 giugno, quando i tecnici del Comune presenteranno una stima esatta della spesa complessiva.
Giulia Cusumano