Calano gli incidenti e aumentano le vittime tra pedoni e ciclisti. L'ultima lunedì a pochi metri dal Duomo

A riportare l'attenzione sul tema -nella speranza che essa duri più del tempo strettamente necessario al cordoglio e all'indignazione del momento- l'ennesimo incidente letale per un ciclista. Consueta la dinamica: una portiera di un veicolo in doppia fila si apre all'improvviso, il ciclista allarga di scatto la propria traiettoria per evitare l'ostacolo.
Capita ogni giorno, è capitato a tutti coloro che utilizzano la bicicletta per muoversi in città. Questa volta, purtroppo, dietro al ciclista c'era un altro veicolo che non è riuscito ad evitare l'impatto, uccidendolo sul colpo.
Una tragica fatalità come si suol dire, ma che di casuale non ha nulla perché l'uso irresponsabile della strada che a volte fanno le "utenze" forti" diventa letale per pedoni e ciclisti, che ormai sono le principali vittime della strada.
Solo a Milano nel 2012 le "utenze deboli" sono il 77% delle vittime di incidenti con effetti lesivi e, sebbene sia calato il numero complessivo di incidenti stradali e di quelli mortali, i morti tra pedoni e ciclisti sono cresciuti del 15% (in tutto ben 45 decessi contro i 39 del 2011).
B. P.