Ennesimo rinvio per il ticket. E se fosse una strategia?

Nonostante negli uffici dell’Assessorato alla mobilità continuassero ad ostentare sicurezza era evidente che il ticket era di nuovo al centro del fuoco incrociato della maggioranza e se da AN facevano trapelare una certa insofferenza sostenendo che la Lega era in cerca di visibilità, il Capogruppo di Forza Italia accorreva in sostegno della Lega dichiarando che era necessario che il Sindaco accordasse un supplemento di riflessione e ascoltasse le perplessità della Lega.
A poche ore dalla riunione di Giunta di venerdì 13 luglio, che avrebbe dovuto discutere del ticket –anzi no secondo il Capogruppo leghista Salvini e l’Assessore in quota Carroccio, Orsatti– lo staff dell’Assessore Croci da noi contattato era sicurissimo che all’ordine del giorno della riunione ci sarebbe stata la pollution charge.
In realtà, come ampiamente prevedibile –tranne che negli uffici di Piazza Beccaria– la discussione sul ticket è stata rinviata a data da destinarsi. Uscendo dalla Giunta il Vicesindaco ha certificato la vittoria della Lega “L'argomento della pollution charge è stato rinviato perché è in corso un approfondimento tecnico chiesto dalla Lega.” E il capogruppo Salvini, ha subito rilanciato annunciando un referendum cittadino che è partito sabato 14.
A questo punto non si può che parlare di stato confusionale, a maggior ragione perché si tratta sia di un provvedimento sul quale il Sindaco ha puntato moltissimo sia dell’unica misura sino ad ora proposta per arginare il flagello dell’inquinamento.
Inutile dilungarsi sull’anno perso nell’attesa di vedere un ticket che ormai sembra sempre più un miraggio.
La domanda che urge è: perché?
Si può dar credito alle dichiarazioni ufficiali e quindi pensare che ognuna delle forze della maggioranza stia tentando di apportare il proprio contributo per migliorare il ticket, oppure credere a chi sostiene che l’ultima bizza del Carroccio sia il tentativo di recuperare visibilità.
Eppure quanto accaduto in quest’ultimo anno lascia intuire una strategia coerente: il ticket è una misura indigesta per la stragrande maggioranza dell’elettorato di Forza Italia, AN e Lega, questo i partiti lo sanno ma sanno anche che non possono aprire un fronte evidente e unitario contro questo provvedimento. Significherebbe andare ad uno scontro frontale con il Sindaco. Cosa impensabile. Quindi perché non tentare di disseminare di un numero infinito di paletti e ostacoli il cammino del ticket? Ecco quindi che le tre forze della maggioranza nell’ultimo anno sembrano essersi date il cambio nell’ostacolare la pollution charge.
Negli ultimi giorni il copione si è ripetuto ancora una volta. Con l’esito previsto e prevedibile, tranne che negli uffici di piazza Beccaria.
Beniamino Piantieri