Rimesso in discussione l’accordo sul Pgt

Lo chiarisce Giuseppe Landonio, consigliere comunale che insieme a Milly Moratti e Patrizia Quartieri più di ogni altro si è battuto contro la cementificazione incontrollata inizialmente prevista: “Dalle tabelle forniteci la settimana scorsa dall’Assessore risultava che quel milione di mq in più garantitici in realtà non esisteva. Negli ATU (Ambiti di trasformazione urbana) su cui precedentemente non era stato indicato verde ne hanno ora contato un 10/20 per cento, indicandolo come nuovo verde. In realtà per legge ogni ATU deve prevedere un minimo di verde, lo 0% previsto nelle tabelle precedenti era fittizio”. La richiesta dell’opposizione intera invece prevedeva la concessione di di 1 milione di mq in più rispetto ai 2 milioni previsti.
“L’accordo è congelato” ha ripetuto per giorni come un mantra Piefrancesco Majorino, capogruppo del Pd. “"Non è accettabile il continuo tira e molla” ha ribattuto Masseroli. Il piano ha tremato per qualche giorno, poi improvvisamente il clima è tornato sereno. Stamattina (giovedì 10 giugno) la riunione tra l’Assessore e l’opposizione ha dato i risultati sperati. "L'assessore ci ha presentato delle proposte, che come abbiamo verificato - ha spiegato il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino - portano l'aumento delle superfici a verde a un milione e 300mila metri quadri, più dunque del milione di metri incremento che avevamo chiesto. Per noi è un buon risultato”.
Obiettivo raggiunto anche sullo Scalo Farini: grazie agli emendamenti dell’opposizione il consiglio comunale ha deliberato all’unanimità l’incremento dal 50 al 65% la superficie a verde di parco compatto che andrà a costituire il nuovo “Central Park” della città.
Il tempo comunque stringe, il 28 giugno è il giorno previsto per la deliberazione del Documento. 9 sedute ancora per decidere le sorti della città, sempre che la maggioranza sia in grado di garantire il numero legale anche nell’ipotesi di “sedute fiume”. Tutto da vedere: nonostante la dichiarata volontà di proseguire speditamente coi lavori, per l’ennesima volta mercoledì 9 giugno mancavano all’appello ben 14 consiglieri di maggioranza. Uscito dall’aula il centro-sinistra, il numero legale è venuto meno, e sul Pgt non si è discusso nemmeno un minuto.
Accordo o non accordo, di emendamenti da discutere ce ne sono ancora. “Noi ne abbiamo circa 40 sul parco Sud e una trentina su altre questioni che riteniamo di non poter ritirare” spiega Landonio. Anche il Pd continuerà a presentare una sessantina di emendamenti. E la maggioranza da canto suo non ha ancora ritirato i suoi: “Li ritireremo gradualmente, mano a mano che procederemo con gli argomenti -spiega Giulio Gallera, capogruppo del PdL-Comunque ne manterremo una ventina, alcuni tecnici, alcuni che riguardano accordi già raggiunti tra maggioranza e opposizione”.
L’atteggiamento della maggioranza, insomma, continua a rimanere ambiguo. Da una parte decide di non ritirare in blocco gli emendamenti, perdendo un’occasione per velocizzare la discussione in aula, dall’altra prosegue nell’incapacità (o poca volontà) di garantire il numero legale e la continuità dei lavori.
Giulia Cusumano