Palazzo Marino andrà al Consiglio di Stato per ribaltare il provvedimento del TAR che riapriva la sala slot di via Cimarosa

L'ordinanza del Sindaco, emessa il 7 febbraio e ignorata per una settimana dai gestori fino a quando non è dovuta intervenire la Polizia municipale, stabiliva la sospensione dell’attività del locale per almeno sei mesi, “quale misura eccezionale per la tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili che frequentano le aree e gli immobili in prossimità” della struttura è sottolineava la necessità di “prevenire il rischio che il gioco d’azzardo crei dipendenza, in quanto rappresenta una nuova emergenza sociale che colpisce le fasce più deboli e meno protette, con meno risorse economiche e culturali”.
Il contenzioso si muove in un vuoto della legislazione nazionale che i Comuni si sono trovati in vario modo a dover fronteggiare, anche perché sono le sole istituzioni a doversi confrontare quotidianamente con l'ampliarsi della piaga della ludopatia come dimostrano i dati del settore dipendenze della ASL.
I Sindaci da tempo chiedono una normativa nazionale che dia più forza agli enti locali che si trovano ad operare con strumenti inadeguati tra le cui maglie gli operatori del settore si muovono agilmente. E ancora oggi il vice Sindaco De Cesaris ha sottolineato ha confermato la volontà di Palazzo Marino di lottare contro il proliferare della ludopatia richiamando il Governo ad intervenire: “A Milano andiamo avanti con ancor più forza e ancor più motivazione per combattere il gioco d’azzardo in difesa dei cittadini. Per molte situazioni non è utilizzabile la normativa regionale, chiediamo quindi al Governo di non lasciare soli i Comuni in questa battaglia, dandoci gli strumenti adeguati per tutelare la salute di migliaia di persone”.
Intanto si attende l'entrata in vigore delle norme del del nuovo Regolamento edilizio del Comune di Milano che vieta l’apertura delle sale gioco e delle sale scommesse a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali in ambito socio-sanitario, luoghi di aggregazione giovanile, oratori, strutture ricettive per categorie protette, parchi gioco, caserme, ospedali, musei.
B. P.