Lega e Udc chiedono più trasparenza nei conti delle commissioni gestite dal Pdl

Formalmente le risorse vengono destinate di tre mesi in tre mesi alle varie commissioni di Zona a seconda delle esigenze e delle priorità, ma di fatto la distribuzione avviene per “peso” del partito: chi ha più commissioni -quindi il Pdl- prende la fetta più grossa.
“Non è mistero che i fondi a disposizione diventino un veicolo di tornaconto elettorale per i partiti -sbotta Andrea Ancona, Capogruppo della Lega in Zona 3-. Gli sprechi e i favori agli amici degli amici sono all’ordine del giorno. Si finanziano iniziative assurde per sostenere associazioni amiche a cui partecipa quasi sempre una manciata di persone”.
Ancona ricorda i 2000 euro concessi ad un maestro tenore per eseguire alcuni brani in consiglio di zona: “Il maestro –secondo il Capogruppo della Lega– è venuto a cantare insieme ai suoi allievi. Era un evento privato a tutti gli effetti, cercava un luogo dove fare il saggio di fine anno. Ed è pure stato pagato”.
Oppure il ciclo di conferenze sul giornalismo, costato 3000 euro: “Sono andato a vedere di cosa si trattava, c’erano una quindicina di persone, alcuni nemmeno sapevano perché erano lì, erano stati ‘mandati’ dai consiglieri di zona del Pdl”.
La mozione, presentata e bocciata ad aprile, è tornata in Consiglio di Zona la settimana scorsa, anche questa volta con scarsi risultati: Pdl vuole riscrivere il testo della mozione e ripresentarlo a settembre.
Il Capogruppo della Lega, neanche fosse un pasdaran dell’ooposizione attacca i colleghi: “Ci sono consiglieri che spostano la residenza a casa dei genitori solo per ottenere il rimborso chilometri. Altri che vengono alla seduta di consiglio e stanno mezz’ora. Il Comune paga non solo i gettoni, ma rimborsano anche l’azienda in cui i consiglieri lavorano per il tempo sottratto al lavoro”.
E sempre al capitolo ‘sprechi della politica in consiglio di zona 3’, è stata respinta la mozione del consigliere Luca Prini (presentata anche negli anni scorsi) per chiedere che nel mese di agosto non venissero convocate commissioni.
Anche in piena estate, infatti, non si rinuncia a convocare le 11 sedute massime consentite in un mese, quindi ai circa 500 euro per Consigliere.
“Sarebbe stato un segnale di austerità –spiega Prini–. Sono anche questi gli atteggiamenti che minano la credibilità della politica”.
Mozione bocciata, pur avendo ottenuto il voto favorevole anche in questo caso della Lega.
La questione, oltre che di principio, è indubbiamente politica.
Da una parte c’è l’Udc, ancora comprensibilmente amareggiata per il siluramento del consigliere Massimiliano Rositano accusato di scarso allineamento con la maggioranza.
Dall’altra c’è la Lega, che anche in Consiglio Comunale tende a smarcarsi sempre di più da alcune posizioni del Pdl, soprattutto quando si tratta di gestione dei fondi.
Soprattutto alle porte della campagna elettorale.
Giulia Cusumano