Mentre parte di Parco delle Cave versa in condizioni di degrado e abbandono, il Comune spende 750 mila euro per organizzarvi delle feste.

E’ la Cava Ongari Cerutti in particolar modo -oltre ad essere una delle più note sedi di spaccio- a risentire di uno stato di degrado ed abbandono ormai quasi patologico.
Ci eravamo stati quasi due anni fa, quando documentammo la cattiva amministrazione in due quartieri periferici della città come Quinto Romano e Figino.
Le cose sono cambiate poco o nulla, in quella che è la Cava più grande del Parco. “Non solo il costo dell’evento è spropositato -continua Spirolazzi- ma dopo le feste sul verde restano troppi rifiuti e le auto e i camion delle forze dell’ordine parcheggiano sull’erba dell’antiparco. Non è esattamente un esempio educativo di come utilizzare e rispettare un polmone verde”.
Di tutt’altro avviso l’Assessore al Verde Maurizio Cadeo: “Ogni anno c’è questa polemica. Ho controllato e gli iscritti al Comitato per la salvaguardia del Parco delle Cave sono appena 8. Io dico che le 40 mila persone che la scorsa edizione hanno partecipato all’evento dimostrano che la cosa funziona. E’ un’iniziativa popolare, e se alla gente piace è giusto farla”.
Per la serie “dare al popolo ciò che esso vuole”. Anche se a poche centinaia di metri da dove si fanno le feste ci sono siringhe, sterpaglie e immondizie.
“Non si possono paragonare le spese per la riqualificazione e quelle per le iniziative all’interno del parco. Sono due interventi diversi -spiega l’Assessore- stiamo aspettando 5 milioni di euro derivanti da oneri di urbanizzazione che andranno interamente alla manutenzione di Parco delle Cave. Appena li avremo, penseremo subito a Cava Ongari-Cerutti, ora ci sono altre priorità”.
Eppure i fondi per la messa in sicurezza della Cava erano stati stanziati ancora durante il secondo mandato di Gabriele Albertini.
“L’elenco delle opere pubbliche è vastissimo. Ogni anno dobbiamo rinunciare a degli interventi, posticiparli. Soprattutto ora che il contenitore finanziario ha dei limiti significativi” Conclude Cadeo.
I conti tornano. Oggi è meglio spendere 750 mila euro per far festa; domani o dopodomani, quando arriveranno i soldi dai privati, si procederà alla riqualifica.
In fondo si sa, il Premier delle libertà docet: in tempi di crisi, meglio pensare a divertirsi.
Giulia Cusumano