Via libera del Comune di Milano alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità

"Sono molto felice di assumere questo ruolo di consulente sulle politiche per le persone con disabilità- ha detto Bomprezzi – e soprattutto che il primo atto della Giunta su questo argomento sia l’adozione della Convenzione Onu. Sarà questa la guida per monitorare e orientare gli interventi di programma in tutti i settori
dell'attività amministrativa, non soltanto per quanto riguarda i tradizionali e fondamentali servizi di welfare".
L’assessorato prevede infatti di sviluppare e rinnovare i servizi a cui oggi accedono circa 5 mila persone con disabilità, incentivando le misure volte ad abbattere le barriere architettoniche all'interno delle abitazioni e nei luoghi pubblici.
"Finalmente il Comune di Milano si adeguerà ai principi stabiliti dalla Convenzione - ha detto Majorino - e dedicherà un'attenzione particolare alla tutela dei diritti delle persone con disabilità fisica, sensoriale, mentale. Il nostro intento è quello di dar loro maggiore visibilità e di coinvolgerle come soggetti attivi nella progettazione di politiche volte a rendere Milano una città più aperta e solidale".
Un segnale importante anche all’interno di un quadro nazionale che si mostra molto indietro su queste tematiche: basti pensare che proprio in questi giorni il progetto "Accorciamo le distanze!" sviluppato da Anffas nell'arco di 12 mesi, cofinanziata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e volto alla promozione, semplificazione e assimilazione della legislazione internazionale, ha rilevato come, a due anni dalla ratifica italiana della Convenzione Onu poco o nulla è cambiato nel nostro paese, un paese dove resta ancora senza soluzione il problema delle barriere architettoniche, manca il sostegno delle istituzioni e il progetto di vita indipendente è ancora un'utopia.
A.Pozzi