Piazzale Loreto: un progetto per un nuovo spazio non più autocentrico

I tecnici di AMAT (l'Agenzia mobilità, ambiente e territorio del Comune) stanno studiando la possibilità di una vera e propria rivoluzione che conservando bene o male la stessa capacità per il traffico veicolare raddoppi lo spazio destinato ai pedoni recuperando le parti centrali che attualmente sono vere e proprie isole irraggiungibili. L'intento è quello armonizzare i tre livelli funzionali della piazza attualmente rigidamente separati e soprattutto superare la destinazione essenzialmente ritagliata sul traffico veicolare.
Data l'importanza dell'area per la viabilità cittadina, la sfida non è certo di facile soluzione e anche la mole di risorse finanziarie necessaria è ingente -almeno 10 milioni di euro- ma la posta in gioco è ancor più importante, dato che si tratta di una vera e propria rivoluzione nella fruizione e nella vivibilità di una delle principali piazze milanesi.
Al momento le ipotesi allo studio prevedono l'interruzione del collegamento diretto tra corso Buenos Aires e viale Monza e l'istituzione della rotatoria obbligata ad unire tutti i raggi viabilistici che convergono sulla piazza, l'apertura del mezzanino della stazione metropolitana per collegarne i due livelli e l'ampliamento dello spazio pedonale antistante i palazzi con spicchi pedonali più ampi tra via Costa e via Padova e tra viale Monza e viale Brianza.
L'intento, probabilmente troppo ottimistico dati i tempi ristretti e la complessità dell'intervento, è quello di ridisegnare piazza Loreto per l'inaugurazione di Expo ma, data l'importanza del progetto -sicuramente il più ambizioso del "piano piazze" varato dalla Giunta- ha bisogno di tutto il tempo necessario per realizzare quello che potrebbe essere un vero e proprio modello di piazza.
Ettore Pareti