Passi avanti sul verde, ma il bicchiere del Piano di governo del territorio è quasi tutto vuoto

Proprio ieri -9 giugno- il Cresme ha diffuso alcuni dati molto interessanti sull’andamento del settore immobiliare all’ombra della Madonnina: il 2009 è stato il terzo anno consecutivo di recessione per il mercato della casa, che ha perso oltre il 20% del proprio fatturato (circa cinque miliardi di euro in valore assoluto). Questa consistente contrazione del mercato immobiliare è comunque accompagnata dall’aumento della domanda di residenza a prezzi calmierati per un totale di 36.000 unità abitative.
Questi numeri dimostrano quello che gli osservatori più attenti stanno sostenendo da tempo: a Milano il mercato è saturo, la domanda di alloggi (se si esclude il mercato di nicchia del lusso) si concentra sul segmento di edilizia popolare, mentre la fascia media –quella sulla quale il PGT insiste– vive una stasi che sembra destinata a durare.
È proprio questo uno dei punti cruciali che la discussione pubblica sul Piano di governo del territorio sembra, tranne rarissime eccezioni, non voler affrontare. Eppure si tratta della domanda fondamentale circa il senso del Piano di governo del territorio.
B.P.