La maggioranza vorrebbe arrivare alla prima approvazione il 28 giugno ma restano ancora 986 emendamenti da discutere in cinque sedute

Un segnale invocato dal Primo cittadino, intervenuto mercoledì in aula a controllare che le fila si fossero ricomposte.
Ancora fuori dal recinto rimane la Lega che continua a volersi distinguere su ogni cosa dal resto della maggioranza. Il Carroccio nemmeno questa volta ha accolto la richiesta di ritirare i propri emendamenti. Rimangono lì, insieme a quelli dell’opposizione, non disposta a retrocedere sui temi su cui non si è riuscito a trovare un compromesso con la maggioranza, l’abbassamento degli indici edificatori del Parco Sud tra tutti.
Manca poco più di una settimana a lunedì 28 giugno, data per la quale la Giunta vorrebbe l’approvazione del Piano. La maggioranza si dice certa di riuscire a rispettare i tempi, ma il manico del coltello è solo per metà nelle sue mani.
E’ vero che su diversi punti si è riuscito a trovare un accordo, è vero anche che l’opposizione ha promesso di ritirare molti dei suoi emendamenti. Ma sulla carta ne rimangono da discutere ancora 986, a fronte di sole 5 sedute di consiglio comunale di qui al 28 giugno.
Se da una parte l’opposizione, così come ha fatto dall’inizio del percorso, rifiuta di fare da stampella alla maggioranza nella tenuta del numero legale in aula, dall’altra non è disposta a retrocedere finché non sarà chiarita la posizione della Provincia in merito al destino del Parco Sud, compresa la questione della localizzazione del nuovo termovalorizzatore.
Siamo davvero alle battute finali della partita sul Pgt o si dovrà andare ai supplementari?
G. C.