Prosegue in aula il confronto sul PGT: se la maggioranza accetterà le ultime richieste delle opposizioni lo stallo potrebbe sbloccarsi

Sui venti ATU (anzitutto scali ferroviari dimessi e caserme) che ricoprono quasi otto milioni di metri quadrati sui quali il PGT prevede l’edificazione di oltre 30 milioni di metri cubi, saranno apportati correttivi agli indici di densificazione e ampliate le aree verdi caso per caso.
Più complesso il raggiungimento di un accordo sul Parco sud. L’attribuzione –virtuale e a detta di molti illegittima– degli indici edificatori ai terreni di quella vasta area costituisce l’architrave del Piano di governo del territorio. Infatti solo con l’invenzione di quegli indici (da trasferire ad altri luoghi dellà città attraverso il meccanismo della perequazione) si riescono a tirare fuori dal cilindro le cubature –potenziali– da spalmare su Milano.
Intervenire su questo punto, come ha sostenuto lo stesso Assessore Masseroli al tavolo della trattativa, significa minare le fondamenta del PGT.
Le opposizioni hanno già ottenuto qualcosa poiché, seppur obtorto collo, la maggioranza ha accettato due limitazioni importanti: anzitutto che sui terreni del Parco sud di proprietà comunale non ci saranno indici edificatori; in secondo luogo che sarà la Provincia a definire quali saranno le aree le aree agricole e quelle di transizione; solo a queste ultime potranno essere attribuite indici edificatori.
Proprio sulla consistenza di questi indici la trattativa si è interrotta, solo provvisoriamente secondo fonti dell’opposizione, la quale accetterebbe al massimo lo 0,1 mentre la maggioranza non vorrebbe andare sotto lo 0,2. Decimali che però significano milioni di metri quadri edificabili.
Al momento, la mediazione ha ridotto di un terzo le superfici edificabili che dal Parco sud, attraverso il meccanismo della perequazione (che dovrà essere comunque definito meglio prima dell’adozione del Piano), si abbatterebbero sulla città.
L’opposizione mira ad un ulteriore taglio che, se passasse l’indice dello 0,1, potrebbe arrivare al dimezzamento rispetto a quanto originariamente previsto.
Se il dialogo dovesse concretizzarsi l’opposizione farebbe cadere tutti gli emendamenti ostruzionistici e quelli già superati dai risultati del confronto al tavolo maggioranza-opposizione.
A questo punto la maggioranza e l’Assessore all’urbanistica potrebbero raccogliere la sospirata prima approvazione del PGT entro giugno per poi lasciare i tempi tecnici per i pareri di ASL, Regione e Provincia e soprattutto per le osservazioni dei cittadini, per la quali l’opposizione ha ottenuto che vengano raccolte durante il mese di settembre e non di agosto.
Beniamino Piantieri