Rimandata nuovamente la discussione sul Piano di governo del territorio, la maggioranza non sembra ancora pronta ad impegnarsi

Questa volta tutto sembrava presupporre un nuovo spirito unitario all’interno del centro-destra, con il Pdl finalmente pronto a ritirare i propri emendamenti. E invece la sorpresa è arrivata anche questa volta.
E’ lunedì, sono passate meno di due ore dall’inizio della seduta e si è appena deliberato il Bilancio consuntivo 2009. La maggioranza propone di invertire l’ordine dei lavori e anticipare la discussione sulla delibera per la vendita delle quote dell’autostrada Serenissima, uno dei pochi punti in agenda prima della riapertura del “capitolo pgt”. Servono i due terzi dei consensi perché la proposta venga accettata. Niente da fare: l’opposizione vota contro.
La maggioranza esce dall’aula e fa cadere il numero legale.
Mistero sul motivo del gesto, giudicato incomprensibile non solo dall’opposizione ma anche dal Presidente del Consiglio Manfredi Palmeri.
Eppure lunedì sarebbe stata una buona occasione per portarsi avanti con i lavori: essendo la seduta in seconda convocazione, bastava un quorum di 20 consiglieri per procedere alla votazione degli emendamenti. La prossima seduta fissata è per giovedì 13, ed essendo una prima convocazione di consiglieri in aula ce ne dovranno essere almeno 31.
“Probabile che la maggioranza abbia fatto male i calcoli pensando di essere in prima convocazione e di poter rimandare la seconda convocazione a giovedì” ipotizza Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd. Copione per altro già visto.
Meno tiepida Patrizia Quartieri, gruppo misto: “E’ l’ennesimo segnale che all’interno della maggioranza ci sia parecchio nervosismo. E’ un messaggio politico rivolto al Sindaco”. E d’altra parte non è fantascienza pensare che dietro all’”abbandono di campo” di lunedì ci sia una sorta di ripicca per la decisione del Primo Cittadino di togliere le deroghe di Ecopass ai Diesel Euro 4 senza filtro, provvedimento avverso a buona parte della maggioranza.
Il Pgt tornerà in aula giovedì 13. Mancano 1151 emendamenti da discutere.
Una parte consistente dell’opposizione –anzitutto il PD– si dice aperta al dialogo ma non disposta ad indietreggiare su alcuni punti. “Fino ad ora abbiamo ottenuto un buon risultato con l’accordo sull’housing sociale – spiega Majorino– Accordo tradotto in un emendamento già approvato che impone che il 35% d tutto ciò che verrà costruito sia destinato all’edilizia sociale. Noi vogliamo che questo parametro venga esteso alle aree attualmente occupate dagli scali ferroviari, insieme all’incremento delle aree a verde”.
“Il tema dell’housing sociale non può essere l’unico risultato per noi – dichiara Patrizia Quartieri, firmataria insieme a Milly Moratti e Giuseppe Landonio degli emendamenti che, per l’appunto, hanno portato il tema all’interno della discussione– Non siamo disposti a cedere sulla questione della densificazione, sul Parco Sud, che vogliamo rimanga agricolo, e sulla cancellazione del progetto per il Tunnel Rho-Pero”.
Per Majorino, mantenendo un ritmo di almeno 2 sedute intere a settimana, il Piano verrà approvato entro luglio.
Sarà in grado la maggioranza di affrontare un calendario tanto serrato?
Giulia Cusumano