A Ponte Lambro si attende ancora la realizzazione del Laboratorio di quartiere promesso 10 anni fa

40 alloggi Aler sarebbero stati utilizzati per costruire un grande centro di incontro per i cittadini. Di comune accordo, i residenti degli appartamenti vennero sistemati in altri palazzi della zona: tutti erano entusiasti all’idea di veder rinascere una zona che negli anni Settanta e Ottanta era stata ”in ostaggio” di famiglie malavitose e spaccio e che da tempo richiedeva un poderoso intervento di riqualifica. “E’ stata una cosa condivisa, i cittadini sono stati coinvolti, sembrava cosa fatta secondo le parole di Del Debbio” ricorda Antonio Tonani, cittadino di Ponte Lambro.
Ma mentre attraverso il Contratto di Quartiere stipulato nel 2004 tra Comune, Ministero delle Infrastrutture e Regione Lombardia, la zona conosceva importanti interventi per circa 40 milioni di euro -la realizzazione di nuovi nuclei abitativi, un asilo, il mercato comunale, la ristrutturazione del centro sociale- il Laboratorio di Renzo Piano rimaneva lì: nella lista dei buoni propositi degli uffici comunali.
Non solo dopo 10 anni del progetto non vi è traccia: sono anche stati spesi un mucchio di quattrini inutilmente.
Ad esempio tra il Novembre del 2000 e Ottobre 2001 per realizzare di un mini pre-laboratorio nel salone del centro sociale di via Parea, mai utilizzato dai cittadini perché del tutto disorganizzato e totalmente privo di appeal.
Nel 2006 per la realizzazione di alcuni alloggi protetti previsti per gli anziani in un primo tempo progettati ed appaltati a parte: si cominciò a costruirli al quarto piano, poi l’impresa stessa propose la risoluzione del contratto: si resero conto che si trattava di uno stabile troppo fatiscente per poter assegnare a persone anziane alloggi al quarto piano. Chissà come mai la brillante intuizione è venuta solo a lavori iniziati… Soldi buttati: 300 mila euro. Il progetto degli alloggi protetti venne modificato e fatto rientrare all’interno del progetto complessivo del Laboratorio.
Da allora tutto tace. Il primo progetto preliminare del laboratorio è firmato 22 dicembre 2002, il progetto esecutivo 31 marzo 2010.
“Il bando di gara dovrebbe essere pronto tra poco, ma prima di fine anno i lavori non inizieranno -spiega Marco Cormio, consigliere Comunale del Pd- Intanto nel bilancio comunale da 4 anni sono bloccati i 7 milioni di euro previsti per l’intervento. Se all’interno della Giunta Albertini evidentemente non c’era una volontà comune di realizzare quest’opera, l’Amministrazione successiva ha dimostrato una totale mancanza di tempismo nell’intervenire in un progetto che ha dichiarato di voler portare avanti”.
Meno diplomatico il capogruppo del Pd ( ascolta audio) “Quando c’è da pensare agli interessi dei poteri forti della città le decisioni vengono prese rapidamente, quando c’è da guardare agli interessi dei cittadini di un quartiere popolare ci si dimentica delle promesse fatte”.
Giulia Cusumano