Nonostante le preoccupazioni dai residenti continuano i lavori di scavo.

A nulla sono valse per il momento le proteste del comitato che si è costituito in difesa della piazza e che ha presentato un anno fa un esposto alla Procura della Repubblica. Contro la realizzazione dell'opera si sono levate anche le voci indignate di molti esponenti dell'intellettualità non solo milanese ma persino europea. La stessa associazione Italia Nostra a livello nazionale si è espressa contro il parcheggio, smentendo il presidente della sua sezione milanese, l'architetto Alberto Ferruzzi, componente della commissione dei cinque saggi nominata dal Sindaco. Persino il vulcanico Assessore alla Cultura, Vittorio Sgarbi, che si è più volte schierato in difesa di quel patrimonio millenario di un intero continente, è stato pubblicamente richiamato all’ordine dal Primo Cittadino –ma ciò ormai non fa più notizia– ed anche dal quanto mai agguerrito Assessore alla salute, Carla De Albertis, sorella di uno dei titolari della Borio-Mangiarotti, l’impresa incaricata dei lavori.
L'appello al buon senso sembra essere l'ultima arma considerando le dichiarazioni sconfortate della Soprintendenza regionale che nella persona dell'architetto Carla di Francesco denunciava lo scorso 23 luglio al Corriere della Sera la natura essenzialmente politica della decisione su Sant'Ambrogio. Dello stesso tenore, sebbene non legate alle contingenze, le recenti dichiarazioni di Anna Ceresa Mori della Sovrintendenza Regionale da noi intervistata. Sorprendentemente assente dal dibattito pubblico l'abate della Basilica. In tutto questo tempo dal chiostro ultramillenario non è stata proferita parola sulle vicissitudini della piazza intitolata al Patrono di Milano. Anche se, in una breve dichiarazione riportata dalla stampa è stato lo stesso De Corato a far intendere che la Basilica è vicina alle decisioni di Palazzo Marino. Da noi interpellato, l'Arciprete di Sant’Ambrogio, Monsignor Biagio Pizzi ci ha cautamente confermato il desiderio di avere una piazza ordinata e sgombra da veicoli ma non intende pronunciarsi nel merito dell'opera.
Intanto la chiesa romanica sarà inagibile per alcune settimane a causa dei lavori relativi al riscaldamento e alla pavimentazione. In autunno, quando la stessa Borio-Mangiarotti avrà completato la manutenzione straordinaria della Basilica, i fedeli riprenderanno a frequentare Sant'Ambrogio.
A questo punto al cittadino curioso sorgerà una domanda sui confini più o meno allargati del “pubblico interesse” con cui l'ex Sindaco Albertini ha motivato la decisione di dare il via alla gara d'appalto nell'autunno del 2003. Il Comitato afferma che quando l'edificio della caserma della Polizia sarà passato definitivamente all'Università Cattolica, la piazza verrà evacuata dalle decine di vetture private –tutte fornite di appositi pass– che i poliziotti parcheggiano ora a cielo aperto. La caserma inoltre ospita al suo interno due parcheggi interrati capaci di decine di posti auto per i professori e il personale dell'Ateneo. Mentre a duecento metri dalla piazza, in via Olona 2 un intero parcheggio sotterraneo rimane da anni inagibile a causa di un contenzioso circa i sistemi di sicurezza di cui non sarebbe dotata la struttura.
Che siano così tanti i residenti della piazza che necessitano di un posto auto?
F.D.