Il Comune pronto a ridisegnare l'offerta di attività per l'area pedonale di piazza Castello

Il secondo tassello quindi è tarare, soprattutto a lungo termine, l'offerta di attività sulla piazza. Nelle ultime settimane l'opposizione di centrodestra in Consiglio comunale ha soffiato sul fuoco delle polemiche e fatto da cassa di risonanza a tutti coloro che si sono scandalizzati per le bancarelle di biancheria e salamelle grigliate all'ombra della fortezza degli Sforza. Dal canto suo la Giunta se ha fatto trapelare la disponibilità a escludere alcuni tipi di categorie merceologiche non intende recedere dalla decisione di destinare la Piazza ad una vocazione aggregativa.
In quest'ottica ha avviato in questi giorni una partnership con la Triennale per disegnare il futuro dell'isola pedonale: un progetto organico per dare vita ad uno spazio "di sosta e rigenerazione nel centro della città". L'intento è quello di dare vita ad un percorso di progettazione partecipato per definire l'assetto definitivo della piazza.
La Triennale ha invitato una decina di gruppi di architetti e designer a partecipare a questi momenti di confronto che avranno luogo all’Expo Gate, per trasformare l’isola in una nuova occasione urbana, attraverso due fasi: un workshop preliminare di confronto e conoscenza delle caratteristiche dell’area e un workshop finale di presentazione e discussione delle proposte elaborate. Il tutto accompagnato da mostre, video, interviste sull’avanzamento dei lavori e confronti con i cittadini. Da questi laboratori creativi nasceranno dunque diverse proposte che saranno poi discusse con i residenti e gli utenti della zona. Le consultazioni cominceranno a luglio e termineranno a settembre.
Secondo le linee guida tracciate da Palazzo Marino l'area pedonale dovrà ospitare strutture poco invasive, favorire la connessione con le nuove isole pedonali, oltre che con il parco e il Castello, e ospitare, solo nel weekend e per brevi periodi, iniziative a carattere commerciale, che dovranno garantire un alto standard qualitativo.
Allo studio anche la possibilità di installare strutture permanenti che dovranno ospitare attività culturali ma ognuna di esse dovrà permettere una vista "pulita" del Castello nella sua completezza.
Ettore Pareti