Il Comune pensa ad aumentare le zone di ritrovo per i giovani e “alleggerire” l’impatto sulle zone più problematiche

Provvedimenti che per ora, dicevamo, non sono stati sufficienti a scoraggiare la degenerazione delle serate estive nelle zone del divertimento. A estate ormai ampiamente avanzata, il Comune sta pensando a come muoversi in vista del prossimo anno. L’idea di base è quella di “disperdere” i giovani in giro per la città creando nuovi punti di ritrovo e aggregazione. Sempre più concreta l’ipotesi di tenere i parchi aperti fino a tardi; la cancellata imposta dall’ex sindaco Gabriele Albertini al Parco delle Basiliche, ad esempio, potrebbe rimanere aperta fino a mezzanotte consentendo una diluizione degli avventori delle colonne e di via Vetere. "Non si parla di aprire fino a mezzanotte se non dopo aver creato le condizioni per poterlo fare con sicurezza e rispettando i residenti – ha precisato Granelli - noi siamo contro le recinzioni ma questa è una eredità di un percorso fatto dalla Giunta precedente e per il momento si sta pensando ad organizzare delle manifestazioni in questo spazio che portino ad allungare l'orario di apertura". C’è poi il progetto di promuovere iniziative ed eventi anche organizzati da privati per “spostare” le persone verso nuovi poli attrattivi. Si pensa alle zone del centro meno abitate, come Piazza Affari, Piazza Cavour, via Vettor Pisani, San Babila- dove tra l’altro sarà istituito il capolinea del servizio di bus notturni ancora in via di definizione- ma anche in zone più esterne, come la Fabbrica del Vapore, Viale Argonne, Lambrate, Città Studi, Quartiere Isola, Piazzale Susa e il Parco Lambro, che potrebbe ospitare serate di musica live.
La linea, insomma, non è quella di reprimere il divertimento notturno ma di ampliare il raggio di scelta ad altri angoli poco sfruttati della città. Un’impresa difficile e ambiziosa, certo, che a fronte dello stato di salute delle casse comunali presuppone un largo intervento dei privati, ma che si pone in netta discontinuità con la politica di inutili coprifuoco e ordinanze controproducenti messe in campo da chi ha governato la città negli ultimi anni.
Giulia Cusumano