Per la CGIL i ritardi accumulati non devono mettere a repentaglio la sicurezza dei cantieri

"Non ci sono dal governo segni chiari nel considerare Expo un evento importante -ha aggiunto il segretario della Camera del Lavoro, Onorio Rosati-. La credibilita' del nostro paese potrebbe essere resitituita da Expo, ma il governo non sta dimostrando di crederci, manca collaborazione e lo si vede ogni giorno".
Infatti, nonostante le assicurazioni ottenute dal Sindaco pochi giorni fa, il nodo principale non è tanto quello dei poteri, ma soprattutto quello dei finanziamenti. Per il triennio 2012-2014 il Governo ha stanziato, ad oggi, solo 12 milioni di euro e attualmente sono impiegati poco più del 10% dei lavoratori previsti dal cronoprogramma in questa fase.
Altro aspetto sottolineato dal segretario della Camera del lavoro è quello relativo alla sicurezza nei cantieri. Pochi giorni fa é stato l'amministratore delegato di Expo Spa, Giuseppe Sala, a chedere una riduzione dei tempi burocratici per l'assegnazione degli appalti, ma la CGIL teme che una compressione dei tempi possa portare ad un allentamento dei controlli. Per Rosati è necessario "mettere in atto quanto sottoscritto sulla legalità e la sicurezza dei lavoratori. Non accettiamo che per riuscire a fare Expo si rinunci a quegli accordi. Che comprimano i tempi della burocrazia, se siamo in ritardo, ma non quelli dei controlli. Non mettiamo a repentaglio la vita dei lavoratori per finire in tempo".
La richiesta della CGIL è di potenziare le attività di carattere ispettivo con un gruppo di interforze gia' chiesto ma mai costituito soprattutto in vista del 15 luglio quando partirà l'appalto per la piastra che prevede l'impiego di 600 persone tra tecnici e operai.
Ettore Pareti