La Lega continua a minare la ricandidatura del sindaco alle amministrative del 2011
Ormai quella della Lega contro il Sindaco sta assumendo i connotati di una vera e propria operazione di logoramento. Dopo le uscite all’indomani delle elezioni regionali e l’entrata a gamba tesa sull’Expo di appena due giorni fa, il leader del Carroccio, supportato dall’instancabile Matteo Salvini, è tornato a mettere in dubbio la ricandidatura dell’attuale Primo cittadino per le elezioni amministrative della prossima primavera. Che la Lega negli ultimi tempi abbia puntato, premiata da una costante crescita di voti, a distinguersi dalle decisioni dell’amministrazione cittadina è un fatto risaputo, quasi quanto i dati che emergerebbero da molti sondaggi e che danno il Sindaco in palese difficoltà, tanto da spingerla ad un radicale riposizionamento d’immagine e ad una campagna di comunicazione quasi porta a porta nei quartieri più difficili per recuperare almeno un po’ dei molti consensi perduti.
Il Carroccio vuole mettere le cose in chiaro con mesi d’anticipo, rispetto al 2006 la situazione è cambiata: in città i consensi per la Lega sono quintuplicati e nel 2011 in caso di vittoria, più che probabile, del centrodestra gli uomini di Bossi non si accontenteranno di un assessorato minore, ma puntano alla poltrona di vicesindaco e ad un pacchetto di deleghe pesanti.
Oltre a ciò, data l’attuale debolezza del Sindaco, la Lega vuole ritagliarsi un ruolo da king maker. Le turbolenze romane, infatti, nelle ultime settimane hanno fatto sentire la propria eco anche a Milano e le tentazioni “futuriste” all’interno del centrodestra, nonostante i finiani all’ombra del Duomo siano una pattuglia men che sparuta, sembrano aver trovato una sponda in Gabriele Albertini, che negli ultimi tempi non ha risparmiato critiche al suo successore e non nasconde l’ambizione di tornare in piazza della Scala.
In questo scenario la gestione della partita Expo avrà un ruolo determinante. Su questo capitolo il Sindaco si gioca tutto e la recente pace con Formigoni, il quale tutto accetterebbe tranne che un ritorno di Albertini a Palazzo Marino, spiega anche il requiem per l’Expo recitato dal Senatur pochi giorni fa.
Beniamino Piantieri
Oltre a ciò, data l’attuale debolezza del Sindaco, la Lega vuole ritagliarsi un ruolo da king maker. Le turbolenze romane, infatti, nelle ultime settimane hanno fatto sentire la propria eco anche a Milano e le tentazioni “futuriste” all’interno del centrodestra, nonostante i finiani all’ombra del Duomo siano una pattuglia men che sparuta, sembrano aver trovato una sponda in Gabriele Albertini, che negli ultimi tempi non ha risparmiato critiche al suo successore e non nasconde l’ambizione di tornare in piazza della Scala.
In questo scenario la gestione della partita Expo avrà un ruolo determinante. Su questo capitolo il Sindaco si gioca tutto e la recente pace con Formigoni, il quale tutto accetterebbe tranne che un ritorno di Albertini a Palazzo Marino, spiega anche il requiem per l’Expo recitato dal Senatur pochi giorni fa.
Beniamino Piantieri
