Partono? Non partono? Ma soprattutto dove, e con quali fondi, partirebbero i lavori di ristrutturazione delle case popolari a Quarto Oggiaro?

La Consigliera comunale dell’Ulivo Carmela Rozza ci ha inoltre rivelato che da un mese e mezzo ha inoltrato una richiesta scritta di chiarimento sui motivi del ritardo indirizzandola agli uffici competenti che però si dichiarano, una volta uno una volta l'altro, non-competenti in materia, continuando così a rimbalzarsi la responsabilità della risposta: non sarà che l'inclinazione ludica dell'Assessore alla casa ha contagiato tutti?
Un'altra coincidenza, ma sarà sicuramente spiegabile, è che né all'interno del progetto presentato né all'interno del prospetto riassuntivo delle opere si fa menzione dei numeri civici relativi a Quarto Oggiaro. La mancanza, già di per sé grave tanto più se rilevata nei documenti ufficiali, è ancora più strana se si considera che per le altre aree il civico su cui si intende andare a intervenire è sempre indicato. Quarto Oggiaro, purtroppo, sembra destinato a rimanere sempre un'anomalia per il Comune di Milano.
La stessa Carmela Rozza avanza “il serio sospetto che i progetti di riqualificazione già a bilancio dal Comune di Milano siano ora sovrapposti al finanziamento nazionale proprio perché così alla fine l'Amministrazione Comunale si troverebbe a non spendere più i suoi fondi”. Si adombra quindi una manovra che tenderebbe a disimpegnare il Comune su un intervento che è già in stadio avanzato, per cui è già stato assegnato l'appalto, che a breve sarà operativo.
Tre indizi non faranno una prova, certo, ma legittimano il sospetto.
F.D.