Luce e acqua garantite per gli inquilini di via Ippodromo 8, ma continua a incombere lo sfratto

A fine marzo marzo fa i 240 gli inquilini avevano ricevuto le lettere di sfratto con la minaccia del taglio di luce e acqua se non avessero lasciato l'edificio costruito 30 anni fa, originariamente di proprietà delle Poste e che in base ad una convenzione con il Comune ospitava con canoni agevolati postini e lavoratori pubblici.
Nel 2004 lo stabile passò ad Europa Gestioni Immobiliari (società del gruppo Poste Italiane) e nel 2009 fu modificata la convenzione con il Comune in modo da consentire alla proprietà di gestire gli appartamenti in regime di mercato libero.
Nel 2010 il Comune respinse la dichiarazione di inizio attività per l'ampliamento dell'edificio (decisione contro la quale la proprietà si appellò al TAR il cui giudizio è tuttora pendente) e due mesi fa la Commissione urbanistica si è opposta nuovamente al progetto di ampliamento.
Poche settimane fa la proprietà sceglie l'atto di forza minacciando di tagliare luce e acqua.
Dopo la mobilitazione del SUNIA e l'intervento dell'Assessore alla Casa, Lucia Castellano, che il 9 maggio insieme al Presidente di Zona 8, Simone Zambelli, e alla consigliera comunale Patrizia Quartieri, ha incontrato il gestore dello stabile si è aperto un sottilissimo spiraglio.
“In via Ippodromo 8 nessun servizio sarà sospeso almeno fino al 27 giugno -ha rassicurato l'Assessore Castellano-, lo ha garantito oggi il gestore dello stabile. Nel frattempo, convocherò nuovamente la proprietà, che oggi non si è presentata, e le Poste (precedente proprietario) per far sì che si trovi una soluzione per le famiglie che ancora abitano nel palazzo e che nelle scorse settimane avevano ricevuto una comunicazione dell'imminente sospensione di luce e gas in previsione dello sfratto”.
L'Assessore pur ribadendo che l'Amministrazione comunale non può decidere in un questione tra privati, ha ribadito l'impegno del Comune a trovare una mediazione e ad evitare un'emergenza: “La Commissione per le assegnazioni in deroga potrebbe esaminare le richieste di alloggio da parte delle famiglie solo una volta sfrattate. Ma vorremmo che la proprietà si impegnasse a trovare una soluzione prima che si arrivi a questo punto”.
Ettore Pareti