Il Consiglio va verso un accordo sul bilancio, ma la Lega ancora non ci sta

Un meccanismo che tutela le fasce più deboli e il ceto medio, si fa notare dalla maggioranza, mentre il capogruppo del Pdl Carlo Masseroli accusa di voler far pagare di più chi produce ricchezza per tutta la città.
Mentre la battaglia sull'Irpef ha eroso la metà dei giorni a disposizione del Consiglio per approvare il bilancio entro il 30 giugno, tempo limite (ma il governo ha deciso l'altro ieri di prorogare la scadenza a fine agosto) per ottenere dallo stato il “bonus” riservato ai Comuni virtuosi – che per Milano potrebbe ammontare a circa 25 milioni di euro – sono andate avanti le trattative tra maggioranza e opposizione “parallele” al lavoro d'aula per trovare un accordo complessivo sul bilancio che permetta di chiudere il dibattito appunto entro fine mese, senza la logorante battaglia di posizione che si è consumata in questi giorni.
Di fronte all'ostruzionismo dell'opposizione, che chiedeva un sostanziale taglio alle spese (dalla cifra poco più che simbolica di 270 milioni proposta dal Pdl agli 80 milioni della Lega), il capogruppo del Pd Carmela Rozza si è da subito mostrata disponibile al dialogo con l'opposizione, chiaramente su una cifra più vicina alle reali possibilità dell'Amministrazione comunale.
Nella giornata di mercoledì, dopo il via libera della maggioranza e il sostanziale assenso della Giunta, la Rozza aveva potuto proporre un taglio al bilancio di 30 milioni, che avrebbe avuto il suo effetto in un abbassamento delle aliquote Imu, auspicato dalla stessa maggioranza.
A mettersi di traverso nelle ultime ore è stata però la Lega, che fa della battaglia sull'Imu, e comunque sulle spese dell'Amministrazione, la sua bandiera. Dopo una battaglia sull'Irpef combattuta a ranghi compatti dall'opposizione il Pdl ha dovuto quindi registrare lo smarcamento dell'alleato principale.
Per Giulio Gallera, coordinatore cittadino del Pdl, la modifica al bilancio è un “grande successo” soprattutto perché “per la prima volta la maggioranza ha parlato di tagli e riduzioni delle spese”. Nonostante la soddisfazione per questo risultato, che avrebbe permesso di raggiungere l'accordo e chiudere sul bilancio, di fronte al "no" della Lega Masseroli ha però chiarito che l'obiettivo è quello di mantenere unito il fronte dell'opposizione. Il confronto tra i capigruppo continua quindi anche in queste ore, mentre si prosegue con il dibattito in aula sulla Tarsu e soprattutto sull'Imu. Carmela Rozza ha sottolineato il lavoro di Pdl e Pd che ha permesso di arrivare a “scelte condivise per il bene della città”, e ha espresso la volontà di trovare comunque un accordo per mostrare la buona volontà dell'aula.
In settimana è stato presentato inoltre il rapporto del Collegio dei revisori sul bilancio 2012, che ha provocato qualche mal di pancia di troppo alla maggioranza, passato comunque in secondo piano rispetto al dibattito in aula. I Revisori hanno infatti sottolineato come le entrate previste nel 2012 siano legate in buona parte a previsioni sul gettito Imu (670 milioni, di cui però circa 450 verranno girati allo stato) su cui le stime di pagamento da parte dei cittadini non sono certe, e ha vivamente consigliato di proseguire nell'opera di spending review già efficacemente attuata lo scorso anno.
Proprio sulle spese degli assessorati, cresciute di circa 150 milioni, si appuntano le critiche dell'opposizione. Nelle dichiarazioni di voto sull'Irpef il capogruppo di Sel Patrizia Quartieri ha però chiarito le posizioni politiche della maggioranza, rivendicando la necessità di investimenti per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini. Una posizione sottolineata anche nella relazione presentata in Commissione bilancio da Mattia Stanzani del Pd, dove si legge che gli investimenti per il funzionamento della città (opere pubbliche e manutenzione) si sono più che dimezzati nell'ultimo quinquennio, passando da 467 a 212 milioni, a fronte, comunque, di un deficit in continua crescita. Un ragionamento che non trova il favore della Lega, che sta già preparando una campagna di manifesti contro le spese dell'Amministrazione comunale.
Claudio Urbano