Cala la produzione di rifiuti e AMSA esclude che serva un nuovo inceneritore

carta e il cartone mentre sono aumentati plastica, vetro e umido), il dato che aiuta a fare chiarezza è soprattutto la diminuzione della parte indifferenziata. È questa infatti che va a finire nell'inceneritore, per un totale di circa 450.000 tonnellate, rispetto alle 470.000 del 2010.
Un dato che ha offerto lo spunto all'ex vice Sindaco, Riccardo de Corato, per riprendere l'annosa questione del terzo inceneritore del milanese, la cui costruzione era peraltro già stata esclusa dalla Provincia circa un anno fa nel Piano rifiuti.
Questa volta l'ex Vicesindaco, in un'inaspettata inversione ad u sulla strada di un ambientalismo mai pubblicamente professato, ha chiesto rassicurazioni proprio sull'inutilità di un ipotetico nuovo impianto, ricevendo conferme dal presidente dell'Amsa Sonia Cantoni: l'impianto di
Figino che tratta i rifiuti provenienti da Milano ha una capacità di trattamento di 550.000 tonnellate. È in grado quindi di trattare sia il materiale conferito dal capoluogo sia, per la capacità restante, quello proveniente da altri comuni del milanese.
Inoltre, essendo un impianto giovane, non se ne prevedono manutenzioni tali da richiedere la messa in funzione di un nuovo termovalorizzatore.
Ad ulteriore conferma che gli scenari apocalittici ventilati nel 2010 dai vertici AMSA di allora sul rischio di un'emergenza rifiuti con cumuli di immondizia nelle strade se non si fosse costruito a breve un nuovo inceneritore erano frutto o di valutazioni errate o di logiche che esulavano la sola gestione dei rifiuti e riguardavano di più i margini di redditività di AMSA inserita nel quadro dell'operazione di fusione tra la milanese AEM e la bresciana ASM che porto alla costituzione di A2A.
Claudio Urbano