Tre milioni di euro per una manovra che tocca ventimila famiglie
Tanto per cominciare, la quota di contribuzione per l'iscrizione ai nidi verrà estesa anche alle scuole materne. Si tratta di 52 euro all'anno per circa 20mila famiglie, con un'entrata stimata per le casse comunali di circa un milione di euro. Uno dei 3 che l’Amministrazione Sala conta di incassare con la manovra presentata ieri dal vicesindaco e assessore all'educazione Anna Scavuzzo durante la seduta congiunta delle comissioni Bilancio ed Educazione per la presentazione del bilancio di previsione 2017 per il settore educazione. |
"L'aumento - spiega però il vicesindaco - ci sarà, ma non sarà indiscriminato, bisogna trovare uno schema perché sia più equo". In questa direzione va la scelta di fare una convenzione con l'Università Bicocca per cercare di trovare le modalità per rendere tale rimodulazione più equa possibile. "I gradoni diventeranno gradini", aggiunge Scavuzzo riferendosi al fatto che per alcuni servizi le fasce Isee sono molto ampie e a volte addirittura esiste l'esenzione totale per i redditi inferiori ai 6500 euro, mentre prevede il pagamento della quota intera per i redditi immediatamente superiori, senza prevedere ulteriori fasce. In totale, dunque, si tratta di una manovra da tre milioni di euro che comprende i tagli alle spese e l'aumento della tariffazione. Non è tutto: nel bilancio previsionale sono stati congelati i fondi per 200-250 posti nei nidi paritari, per una stima di circa un milione di euro, e tagliati i contributi agli oratori (per circa 300mila euro).
Il provvedimento è motivato dal fatto che le spese obbligatorie per il 2017 sono aumentate. Certo una manovra non popolare che tocca moltissime famiglie, anche per quanto riguarda il numero di post nido. Infatti il fermo delle convenzioni con le paritarie avrà l’effetto di una riduzione di posti nei nidi, ed è noto che già ora l’offerta non riesce a soddisfare la domanda . Immediate le critiche da parte dell’opposizione: “"La sinistra ha molta fantasia nel camuffare gli aumenti con termini fantasiosi: revisioni tariffarie, riorganizzazione, congelamento etc. Alla fine però le famiglie dovranno pagare 52 euro per iscrivere i figli alle materne, 2 milioni di versamenti in più per i servizi individuali” ha dichiarato il consigliere comunale di Forza Italia Fabrizio De Pasquale.