La maggioranza a Palazzo Marino chiede ulteriori approfondimenti sul ticket e prepara la battaglia per affossarlo

Il malumore, malcelato, parte da Alleanza Nazionale, storicamente contraria ad ogni limitazione alla circolazione delle auto private, e arriva fino a buona parte di Forza Italia, ma sul provvedimento che di volta in volta è stato chiamato “ticket d’ingresso”, “pollution charge”, “ticket antismog” o “congestion charge” –a dimostrare che l’indecisione terminologica cela, forse, una certa confusione d’idee– il Sindaco e l’Assessore alla mobilità hanno puntato molto, soprattutto in termini di immagine.
La partita si preannuncia ancora una volta avvincente. Dopo il match di andata cui abbiamo assistito da settembre del 2006 all’inizio del 2007, che ha visto uscire sconfitti Sindaco e Assessore costretti a rinviare l’applicazione del ticket, il ritorno si disputa sotto il sole estivo e la calura inizia ad eccitare gli animi.
Il bersaglio è l’Assessore Croci, a consolidare la tradizione per la quale la poltrona di piazza Beccaria è candidata ad essere il tiro a segno della maggioranza: “Da quando si è insediato questo Assessore ha pensato più a bloccare che a fare –dice un esponente di AN che ovviamente chiede di restare anonimo–. Non si può paralizzare la città e anche il ticket d’ingresso fa parte di una strategia sbagliata. A quello che abbiamo potuto vedere si tratta di un progetto poco chiaro. Dipendesse da noi non verrebbe fatto e faremo comunque in modo che nel caso venisse mai applicato danneggi il meno possibile gli automobilisti.” Come si suol dire: Sindaco avvisato…
Anche in Forza Italia le perplessità –così si chiamano gli stiletti pronti a colpire– non mancano e dal partito di maggioranza relativa arrivano altre critiche: “C’è bisogno di maggiore chiarezza su questo progetto –conferma un consigliere che viene annoverato tra i meno critici– e l’Assessore deve ascoltare di più il Consiglio comunale. Passi che nei primi mesi tutto si sia fermato a causa del passaggio di consegne post elettorale. Ma adesso siamo alla paralisi, occorre uno scatto e il ticket di ingresso, una volta condotti tutti gli approfondimenti necessari, non può essere in alcun modo una misura punitiva per gli automobilisti.”
Che l’insofferenza nei confronti dell’Assessorato di piazza Beccaria e dell’unico progetto messo in campo, per ora e probabilmente per molto solo sulla carta, sia molta è testimoniata anche dalle voci che all’interno della maggioranza danno in partenza -“per motivi politici”, ci tengono a sottolineare–il Direttore centrale. Ovvero per il momento si pensa a colpire il braccio destro di Croci, poi si vedrà…
Se non ci fosse di mezzo la vivibilità e soprattutto la salute dei Milanesi, si tratterebbe delle solite silenziose risse di palazzo. Ma nel volgere di tre mesi le polveri sottili torneranno a bussare alle porte dei nostri bronchi e Palazzo Marino non potrà limitarsi ad organizzare una fiaccolata che, come è noto, poco fa contro l’inquinamento.
Beniamino Piantieri