A che punto è e come è stata riorganizzata la risistemazione del patrimonio scolastico milanese

Ora questa distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria è stata superata, e con essa la separazione delle competenze, e la gestione degli edifici scolastici è stata affidata ad un unico Settore, così da consentire interventi più tempestivi e realizzati in sinergia.
Se con l’organizzazione precedente si verificavano spesso ritardi nella realizzazione dei lavori (probabile conseguenza di mancata valutazione delle priorità d’intervento), ora è stata introdotta la figura del direttore di zona, un tecnico che dovrebbe fungere da referente per l’imponente e necessario lavoro di check-up anagrafico degli edifici.
Un modo per coordinare l’insieme degli interventi necessari, sia quelli relativi all’adeguamento alle vigenti normative, sia quelli di pura manutenzione ordinaria.
C’è poi tutto il discorso della comunicazione (e spesso mancata informazione) tra uffici e scuole, che è stata per adesso affrontata attraverso incontri periodici con operatori scolastici e rappresentanti dei genitori, sempre zona per zona, “per raccogliere le problematiche da loro esposte e insieme fornire il più rapidamente possibile informazioni sui lavori in essere e programmati e sui tempi di esecuzione”.
Per quanto riguarda gli atti formali relativi all’ultimo periodo, Marco Cormio sottolinea la mozione urgente del 15 marzo 2012, per la richiesta di uno stanziamento straordinario e urgente di fondi per l’edilizia scolastica (è bene far presente che tra il 2003 e il 2011 sono stati spesi dal Comune 450 milioni in manutenzione straordinaria e circa 100 milioni in manutenzione ordinaria); e lo sblocco di 15 milioni di euro fermi dal 2005, “per inerzia amministrativa e progettuale della precedente giunta, per interventi su 90 edifici per il rilascio del CIS (Certificato di Idoneità Statica)”, relativamente ai quali sono in avviamento le gare d’appalto per giungere il più velocemente possibile all’aggiudicazione e recuperare il tempo perso.
Si partirà fin da luglio, cominciando dalle zone 4 e 5.
A.Pozzi