Il Consiglio regionale boccia la localizzazione del nuovo termovalorizzatore indicata dall’azienda controllata da A2A

Al momento ad AMSA non resta che continuare a gridare all'imminente emergenza rifiuti nel caso non venga avviata al più presto la costruzione di un nuovo impianto.
Ma vista la decisione del Consiglio regionale sul sito di Opera é estremamente difficile che altri comuni, che potrebbero essere individuati come localizzazione del nuovo termovalorizzatore, non la facciano valere a proprio favore.
Ciò che é sicuro é che AMSA non rinuncerà tanto facilmente al nuovo inceneritore, poiché -come abbiamo spiegato nelle scorse settimane- si tratta anzitutto di una questione finanziaria che affonda le radici nella fusione di due anni fa tra AEM -che controllava AMSA- e la bresciana ASM; fusione che diede vita a A2A.
E alla finanza, come al cuore, non si comanda.
Ettore Pareti