Benché emendato dagli aspetti più disastrosi il Pgt rimane un’ipoteca disastrosa sul futuro di Milano

Non è un caso che sull’attribuzione degli indici edificatori ai terreni agricoli del Parco sud la maggioranza e l’Assessore Masseroli non abbiano voluto fare alcun passo indietro. Si tratta dell’architrave del Pgt e l’esempio più chiaro degli intenti reali che lo animano. Questa trovata –a detta di molti illegittima– crea dal nulla delle volumetrie che potranno essere spalmate sul resto della città attraverso il meccanismo, ancora alquanto oscuro, della perequazione. Infatti i terreni del Parco sud rimarranno agricoli, ma come per incanto genereranno indici edificatori che potranno essere acquistati, scambiati, contrattati e “utilizzati” sul territorio urbano.
Una logica da laissez faire finanziario applicata all’edilizia. Infatti, con il Piano di governo del territorio non scompare solo la destinazione d’uso e viene affidata al privato la definizione dello sviluppo urbanistico della città, ma lo stesso virus che ha devastato l’economia negli ultimi due anni, viene inoculato nel tessuto urbanistico di Milano con una trovata non meno assurda di quella che avrebbe potuto attribuire ad ogni cittadino milanese tanti metri cubi edificabili per quanti ne ha d’atmosfera sulla propria testa incoraggiandolo a venderli al miglior offerente.