Nonostante si sia in attesa di un verdetto da parte della Corte di giustizia europea, il Comune continua a lavorare alla Gronda

Poco tempo dopo, e precisamente lo scorso 28 maggio, la questione è stata oggetto di dibattito in sede di Consiglio di Zona 9 che a maggioranza (centrosinistra) si è espresso positivamente su una mozione che richiedeva la sospensione delle attività progettuali e realizzative per quanto concerne i tratti di Niguarda e Eritrea-Bovisasca.
La stessa mozione sarà a breve discussa in Consiglio di Zona 8, dove però il centrodestra potrebbe allinearsi alle scelte di Palazzo Marino e respingere la sospensiva sui lavori.
Certo è che dopo il primo voto in Zona 9, qualcosa deve aver preoccupato la Giunta e alcuni suoi rappresentanti, se una recente seduta della Commissione urbanistica di Zona 8 ha goduto addirittura della partecipazione degli assessori Edoardo Croci (Mobilità, trasporti e ambiente) e Bruno Simini (Infrastrutture e lavori pubblici). Il fatto non è di scarsa rilevanza dato che non è usuale che due assessori di peso si presentino nei consigli di zona, organi con poteri esclusivamente consultivi e solitamente snobbati dall'Amministrazione centrale.
Croci e Simini, cercando di calmare le acque ed evitare un secondo parere sfavorevole, hanno serrato i ranghi della maggioranza cercando, un po' a fatica, di rassicurare tutti: i cantieri attivati riguardano solo il tratto Eritrea-Bovisasca, non verrà realizzata nessuna estensione sulla direttrice est-ovest, ovvero sulle orme della vecchia Gronda.
I cittadini del Comitato, come è facile comprendere, non si illudono e sentono anzi nell'argomentazione degli assessori il solito ritornello con cui si intendono mascherare le reali intenzioni del progetto originario. Nel frattempo la Commissione, in una risposta del 22 giugno rassicura i cittadini riguardo alla tempistica dell'istruttoria che porterà alla sentenza della Corte di Giustizia Europea.
Qualcosa di più si saprà dunque solo dopo l'estate, sperando che nel mentre ai milanesi di ritorno dalle vacanze non accada di trovare altri nuovi cantieri sul tracciato della rediviva Gronda Nord.
Fabio Davite