Il nodo del futuro dei terreni dopo l’Expo resta un groviglio anche per la nuova Giunta

Proprio con la Regione la Giunta Pisapia potrebbe trovare una road map per salvare l'Expo e chiarire una volta per tutte cosa ne sarà dei terreni a partire dal 2016. É infatti questo il nodo che per il momento non si riesce a sciogliere e che rischia di far diventare l'Expo una "maledizione" anche per la Giunta Pisapia.
Le prime avvisaglie ci sono state giusto una settimana fa con lo scontro in diretta ad Affari Italiani tra Stefano Boeri, neoassessore alla cultura con delega all'Expo e Giuseppe Sala, l'Amministratore delegato della società che gestisce l’Esposizione universale 2015.
Il primo convinto che bisogna salvaguardare il verde pubblico e che le aree debbano, in linea con il tema scelto da Milano, continuare ad essere il catalizzatore delle esperienze agricole. Il secondo che l’evento possa garantire la propria sostenibilità economica solo attraverso una robusta iniezione di cemento.
Per il momento il primo round sembra esserselo aggiudicato l’Amministratore delegato di Milano Expo 2015; infatti nella prima riunione di Giunta tenutasi il 15 giugno sebbene a Stefano Boeri sia stata confermata la delega all’Expo, il suo contenuto è stato, per così dire limato, ed è diventato “Promozione, valorizzazione, diffusione della manifestazione prevista nel 2015 e condivisione dei suoi risultati”. Ufficialmente una conferma del ruolo di Boeri; forse una limitazione per colui che nella nuova Giunta sembra essere il più convinto sostenitore di un Expo partecipato e aderente al progetto originario.