A quaranta chilometri dagli ingorghi delle autostrade milanesi la Svizzera progetta una rivoluzione del trasporto merci

Le uniche risposte, peraltro sempre tardive, sono altre autostrade, le quali, peraltro vedono la luce decenni dopo essere state concepite, come nel caso della Bre.Be.Mi.
Oltre il confine di Chiasso hanno deciso invece di realizzare il futuro del trasporto merci. Si tratta del progetto Swiss Cargo Tube: una partnership pubblico-privato che dovrebbe realizzare una ferrovia sotterranea dedicata al trasporto merci lungo l’asse est-ovest della Confederazione elvetica. 240 chilometri di binari che dovrebbero correre ad una profondità variabile tra i 20 e i 60 metri, con una velocità media tra i 60 e gli 80 chilometri all’ora.
Tempi previsti per la realizzazione al massimo quindici anni per una spesa complessiva di 3,3 miliardi di euro.
Il sistema completamente automatizzato –anche il sistema di carico e scarico delle merci nelle stazioni sotterranee– promette performance avanzatissime anche sul versante dell’efficienza energetica (-30%) e dell’abbattimento delle emissioni (-87%) rispetto allo standard del trasporto merci su rotaia (di per sé già assai meno inquinante di quello su strada).
Anche in Germania si sta studiando un sistema simile: una linea sotterranea dedicata alle merci nel raggio di 150 chilometri attraverso un sistema automatizzato di vagoni capsula. Per ora è solo uno studio condotto dall’Università della Ruhr e dalla società CargoCap sull’area di Bochum, ma insieme al progetto elvetico indica una tendenza significativa per la sostenibilità e l’efficienza del trasporto commerciale.
In Padania, invece, si attende la Bre.Be.Mi.
E.P.