La discussione sul Piano di Governo del Territorio procede tra sedute deserte e maratone fiume

E’ stata una battaglia senza sconti quella andata in scena tra il pomeriggio di lunedì e l’alba di martedì scorso. Uno dopo l’altro sono stati presentati, discussi e votati gli emendamenti dell’opposizione, presentati in larghissima parte dai consiglieri Patrizia Quartieri, Milly Moratti e Giuseppe Landonio.
Tutto rimandato a mercoledì pomeriggio, quando però, come da copione oramai disinvoltamente consolidato, è mancato il quorum per aprire la seduta. Al primo appello hanno risposto 23 consiglieri del centrodestra, con l’opposizione rimasta fuori dall’aula. Al secondo appello, in prima convocazione su temi all’ordine del giorno diversi dal Pgt, c’è stato il “turn over” tra le parti: dentro gli uni, fuori gli altri. E’ il solito sistema che garantisce alla maggioranza di procedere la discussione sul Piano in seconda convocazione, quando il numero legale si abbassa. Questa volta però è arrivata la bacchettata dal Presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri: “Sarebbe auspicabile che, su un provvedimento giustamente e in modo esplicito dichiarato prioritario e di rilevanza strategica per la città, il Consiglio lavorasse efficacemente anche in prima convocazione, utilizzando le ore previste”. Critico anche sulla decisione del centrodestra di disertare il Consiglio anche per discutere sugli altri argomenti: “Non andrebbero perse le opportunità di lavoro anche su argomenti diversi dal Pgt, e per oggi ne avevo programmati altri nove. Mi rammarico per questo rallentamento che ci fa rischiare di avere tra qualche settimana un arretrato consistente, che non c’è mai stato”. La maggioranza preferisce le maratone. Preferisce stare anche oggi (giovedì) 16 ore in aula (la seduta è convocata dalle 14.30 alle 6.30 di venerdì) e prepararsi a nuove sedute fiume la prossima settimana piuttosto che parcellizzare le ore a disposizione per discutere gli ultimi emendamenti del Pgt. Non solo.
La maggioranza evidentemente non ritiene necessario procedere in questo momento con le altre questioni che riguardano l’amministrazione della città. Difficile sostenere che preferisca rimanere concentrata sull’unico obiettivo dell’approvazione del Pgt. Il fatto che dallo scorso 15 dicembre il numero legale sul Pgt sia caduto in 24 sedute su 51 dimostra come non sia mai stata prioritaria la continuità della discussione. Più facile pensare che la scelta sia dettata da un semplice calcolo strategico: in seconda convocazione, a quorum abbassato, in consiglieri di maggioranza sono liberi di darsi il “cambio” in aula e non dover partecipare all’intera discussione su un tema, il Pgt, che sembra non aver mai esercitato particolare appeal sulla maggior parte di loro.
Il conto alla rovescia è comunque cominciato. Tra una settimana il Piano di Governo del Territorio potrebbe essere deliberato in “prima lettura”. Manca da discutere la fondamentale questione della perequazione e della sua applicabilità: obiettivo dell’opposizione è contenere quantomeno il rischio cementificazione in zone della città già altamente densificate.
Giulia Cusumano