Verso le fermate del metrò griffate, ma si apre la polemica nella maggioranza

La Giunta si muove su un sentiero molto stretto anche sul versante della sostenibilità finanziaria del trasporto pubblico: dopo l'aumento del 50% dei biglietti nel 2012 e l'aumento degli abbonamenti entrato in vigore quest'anno, l'ultima opzione che si vuole prendere in considerazione è un'ulteriore ritocco delle tariffe. Eppure il taglio dei trasferimenti, l'aumento dei costi (in primis la gestione del rimborso del project financing attraverso il quale è stata pagata la linea 5 della metropolitana), gli investimenti necessari per la linea 4, impongono di esplorare ogni strada, e così ben vengano le fermate griffate, sull'esempio di Madrid e Roma.
A Palazzo Marino si guarda con un certo ottimismo ai numeri dell'esperienza della capitale spagnola, ma in tempi di crollo del mercato pubblicitario (-12,3% complessivo nel 2013 -dati Nielsen- e -4,1% del settore affissioni e outdoor) potrebbe essere molto difficile spuntare le cifre ottenute da Madrid per "brandizzare" le stazioni (anche un milione e mezzo di euro all'anno per quelle più centrali).
Ma non è solo il versante economico a generare qualche preoccupazione, le fermate con sponsor hanno aperto una polemica nella maggioranza: la Federazione della sinistra senza giri di parole ha espresso la propria contrarietà sostenendo che "l'identità della città non è in vendita".
E. P.