Le associazioni ambientaliste aspettano da mesi un impegno concreto e ufficiale del Comune alla collaborazione per una città sostenibile in vista dell’Expo

La previsione di spesa è di 3,2 milioni di euro, più i 15 milioni per le aree verdi. Legambiente ha già finanziato buona parte del budget complessivo e conta di completare tutti i progetti entro il 2015 per dare un suo concreto contributo alla città candidata molto ottimisticamente a diventare un modello di città sostenibile.
Il Comune ascolterà? I precedenti non sono incoraggianti.
L’impegno alla partecipazione attiva e alla collaborazione tra varie associazioni ambientaliste per il progetto Expo era stato messo nero su bianco nel novembre 2008, nel corso di un tavolo per una Milano sostenibile promosso dalla Fondazione Cariplo.
In quella sede venne elaborato un documento che avrebbe dovuto sancire l’intesa tra la fondazione stessa, Camera di Commercio, Comune, Provincia, Regione, Associazioni ambientaliste, università milanesi.
Risposero all’appello sottoscrivendo il documento diverse tra le più importanti realtà ambientaliste cittadine e nazionali: Associazione Ambiente Lavoro, , FAI - Fondo Ambientale Italiano, Italia Nostra Milano, Legambiente, LIPU, Vas Lombardia, WWF Lombardia, Chiamamilano. Anche Camera di Commercio, Assolombarda, Regione, Provincia e Fondazione Cariplo presentarono i propri impegni.
L’intoppo arrivò quando fu il momento di ufficializzare il tutto con le istituzioni. Il giorno prima della firma a margine di un convegno organizzato da Fondazione Cariplo e Assolombarda il Comune fece marcia indietro senza dare spiegazioni.
Sulle dichiarazioni d’intesa per il progetto “Milano sostenibile” calò misteriosamente il sipario. La questione fu archiviata.
Gli intenti da parte dell’Amministrazione, rimasero tali, mentre le associazioni ambientaliste erano, e sono tutt’ora, pronte a “mettere a disposizione il proprio bagaglio di conoscenze e competenze” e “contribuire attivamente alla realizzazione di Piani d’Azione per la sostenibilità ambientale”.
Ma per collaborare è necessario passare ai fatti concreti. Fino ad oggi il tema dell’evento, “Nutrire il pianeta, energia per la Vita” è stato completamente eclissato dall’enorme nuvola di polvere sollevata da protagonisti e comparse dell’infinita telenovela Expo.
Gli Stati Generali, arrivati fuori tempo massimo e concepiti come una trovata d’immagine per sviare l’attenzione dai tanti problemi ancora sul tappeto, difficilmente cambieranno le cose. Si faranno altre promesse, si prenderanno nuovi impegni per il futuro della città, si sosterrà che fino ad oggi non si è perso tempo. Nascondersi dietro le parole non basta più.
Giulia Cusumano