La doppia partita delle infrastrutture e della sicurezza

E la sicurezza? “E’ un prerequisito insieme alla legalità della democrazia, ma è anche un prerequisito fondamentale e importante per lo sviluppo economico” ha detto Carlo Sangalli ( ascolta l’intervista), presidente della Camera di Commercio, e su questo tasto ha battuto anche Letizia Moratti, augurandosi “che tutte le emergenze che abbiamo segnalato entrino nel decreto legge”.
La risposta non ci metterà molto ad arrivare: il pacchetto sicurezza proposto dal Sindaco è all’attenzione del Governo in questi giorni. “Perché la sicurezza” il Sindaco ha poi dichiarato “è un problema sentito dalle imprese e da tutta la città, stiamo lavorando proprio in queste ore con il Governo perchè con il pacchetto sicurezza si possa avere uno strumento per mezzo del quale si possa vivere con un maggior grado di sicurezza”.
Una perfetta ‘ring composition’ che inizia e finisce, nel caso non fosse chiaro, con la parola ‘sicurezza’. Quella cosa che sembra aver fatto irrimediabilmente binomio col termine immigrazione, e che sembra essere il punto di svolta del nostro paese, economia compresa.
Ma gli immigrati non costituiscono forse una forza lavoro (leggi: manodopera a basso costo) irrinunciabile, soprattutto in certi settori?
Secondo i dati raccolti dall'Osservatorio Feneal-Uil Cresme, riferiti al 2007, a Milano i lavoratori stranieri nel settore edile sono cresciuti del 30,5%, e in generale si è evidenziata nel corso del 2007 un aumento dei lavoratori stranieri, saliti nel 2007 del 43,3%, a fronte di una crescita dell'occupazione italiana di solo il 5,8%.
E allora, come si conciliano i due aspetti? Sangalli ha detto che “Milano deve continuare ad esprimere solidarietà. Gli immigrati che vengono nel nostro paese per lavorare e non per delinquere sono bene accetti, gli altri non hanno diritto di cittadinanza”. E poi ha citato Bonvesin de la Riva, che nel “De magnalibus urbis Mediolani” imputava due difetti alla città: la mancanza di concordia tra i cittadini e la mancanza di un porto.
La squadra Expo è coesa, si dice, e con la rinascita della Via d’Acqua... Chissà se l’expo compirà il miracolo.
Antiniska Pozzi