Secondo i dati contenuti nel terzo rapporto Ance, il mercato immobiliare in Lombardia darebbe qualche microscopico segno di ripresa

In conseguenza di questo emerge per il settore delle costruzioni “uno scenario caratterizzato dalla necessità di individuare modalità di adattamento strutturale dell'offerta immobiliare alle esigenze della "nuova domanda" (giovani coppie, anziani, migranti e singles)” commenta il Presidente di Ance Lombardia, Luigi Colombo. “La competizione, nel mercato immobiliare, si giocherà probabilmente sulla capacità degli operatori di sviluppare nuovi business basati sull'integrazione tra attività di costruzione, finanziamento e gestione dei beni immobili e di offerta di servizi ad essi correlati”.
Ecco qualche altro dato: nel 2010 il fatturato del mercato immobiliare in Lombardia vale 22,7 miliardi di euro, di cui 18,2 provenienti dal settore residenziale e 4,4 da quello non residenziale.
Dopo il "massimo storico" raggiunto dal mercato lombardo nel 2006 (con un giro d'affari record di poco inferiore ai 40 miliardi di euro), nel 2007 si è avuto un primo contenuto calo del fatturato (-3,4%), a cui sono però seguiti due anni consecutivi con contrazioni a doppia cifra (-17,8% nel 2008 e -23,7% nel 2009). Il 2010 si è poi chiuso ancora in campo negativo (-5,9%): dal 2006 il giro d'affari del mercato immobiliare lombardo si è ridotto di circa 44 punti percentuali, corrispondenti a una perdita di 17,3 miliardi di euro di fatturato.
Sono poi in calo nel 2010 anche gli investimenti nel comparto residenziale (-4,4%) e quelli nel terziario-produttivo (-11,5%). L'indagine rileva però una tendenza alla stabilizzazione, accompagnata da primi segnali di ripresa, soprattutto sul fronte del mercato abitativo nei capoluoghi di provincia.
Il dato positivo che interrompe un triennio particolarmente difficile per il mercato immobiliare lombardo è la lieve crescita del numero di compravendite residenziali registrata nel 2010. La ripresa ha riguardato però solo i comuni di capoluogo (+4,7%) mentre negli altri comuni si è registrata un'ulteriore lieve flessione dello 0,6%.
La crescita interessa in primo luogo Milano, che da sola rappresenta il 64% delle transazioni in Lombardia: a Milano le compravendite tornano a sfiorare nel 2010 le 19.000 unità, con un incremento delle transazioni di circa 1.200 abitazioni in più rispetto al 2009 (+6,7%). ; in crescita anche a Brescia (+6,8%). A Mantova (+41%) e Sondrio (+29%) si registra un vero e proprio salto di scala. Compravendite in aumento anche a Cremona (+4,4%), stabili a Monza (+0,5%). Restano momentaneamente fuori dalla ripresa Bergamo (-8,9%) e Lodi (-8,3%), che nel 2009 avevano segnato un anomalo "rimbalzo", Pavia (-9,3%), Varese (-3,7%), così come Como e Lecco (-1,6% e -0,2%).
A.P.