Dopo anni di tentennamenti e confusione sui numeri, la nuova Giunta può fare un’operazione verità per decidere insieme ai cittadini il futuro della mobilità

Che i Milanesi si siano espressi nettamente in favore dell’estensione dell’ecopass in occasione del referendum cittadino del 12 e 13 giugno costituisce un segnale che non può essere ignorato, ma che non può nemmeno essere tradotto pedissequamente in un provvedimento amministrativo.
Le resistenze ad un’estensione dell’ecopass si sono già fatte sentire e sempre più lo faranno. L’unico modo per evitare di decidere sulla base delle pressioni è dare il via ad un’operazione verità sui numeri, quelli dell’ecopass, e quelli dell’inquinamento.
Per anni si è fatta confusione: i dati, sia quelli sulle concentrazioni di inquinanti nell’aria che quelli sugli effetti dell’ecopass, sono stati troppe volte subordinati alle convenienze politiche e alla ricerca del consenso immediato.
Le decisioni che dovranno essere prese il prossimo autunno costituiscono un’occasione per fare chiarezza e coinvolgere i milanesi in una scelta strategica che deve essere trasparente. Così che la città possa mettere sui piatti della bilancia da una parte un provvedimento forse difficile da accettare all’inizio, dall’altra un’aria più respirabile e una mobilità più sostenibile.