Dal 21 luglio, all’ex-Pini uno spettacolo sulle donne e sul mondo contadino

Racconta di tre donne, una nonna, una mamma, una figlia, provenienti dalla terra, attaccate alla terra, luogo di lavoro, di fatica, di vita e di appartenenza. Tre donne di tre diverse generazioni che si tramandano un modo di vivere le proprie scelte subordinandole alla figura maschile.
La nonna si chiama Ines, ed è una contadina nata negli anni '30; la mamma,
Teresa, cerca di realizzarsi nel nuovo lavoro in fabbrica durante il boom economico degli anni '60, rinunciando al suo sogno per il matrimonio; infine la figlia Chiara, nata negli anni '80 in campagna ma cresciuta in città, dove ha studiato e si è confrontata con realtà diverse, una ragazza alla ricerca di se stessa e di un lavoro, col desiderio nascosto di tornare a vivere in campagna.
“Abbiamo scelto di esplorare il mondo contadino prendendo il punto di vista femminile, più segreto, da scoprire tra le pieghe del non detto, lasciando l’universo patriarcale sullo sfondo, presenza-assenza con cui il confronto è ineludibile.
Abbiamo preso ispirazione da libri di testimonianze di vita contadina (L’anello forte. La donna: storie di vita contadina di Nuto Revelli, Storie e racconti dal greto del fiume a cura di Ludovica Danieli e Marina Guarnieri), da romanzi (La masnà di Raffaella Romagnolo), da testi teatrali (Il giardino dei ciliegi e Tre sorelle di Anton Cechov) e da film (L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi, Novecento di Bernardo Bertolucci).
Abbiamo lasciato scaturire gli eventi dai personaggi, lavorando sulle diverse fisicità, i diversi modi di parlare (con un progressivo sganciamento dal dialetto, la lingua della terra) e i diversi modi di vivere la condizione femminile, trovando un legame in un’identica forza di sopravvivenza, una forza vitale da scoprire e attivare dentro di sé, che porta avanti comunque, qualsiasi sia l’ostacolo o il sopruso.
Abbiamo cercato di raccontare le emozioni e i sentimenti di queste donne scivolando dentro partiture fisiche che trasfigurassero il piano psicologico in movimento, trasformando in una danza il tentativo di affermare la propria libertà”.
Per info e prenotazioni: 02 66200646
http://www.olinda.org/teatrolacucina/ospitalita/donne-di-terra