A quasi un anno dal nostro articolo, in via Morosini al posto del parcheggio continua a regnare il degrado

Il “segnale molto positivo anche in vista dell’Expo” attraverso l’avanzamento del piano parcheggi ventilato dall’Assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini 24 mesi fa, insomma, sembra non trovare ancora campo di ricezione.
L’unico segnale che appare forte e chiaro è quello dell’incuria e del degrado in cui continua a versare l’area: calcinacci, cartacce, bottiglie di plastica, erba incolta, e una specie di “tana” murata imbrattata di scritte evidentemente meta di occasionali “ospiti” notturni. (guarda le foto)
Perché è tutto fermo da un anno e mezzo? Cosa impedisce la riqualificazione della zona, con o senza parcheggio?
“L’impresa costruttrice del parcheggio ha presentato ricorso al Tar, i giudici non si sono ancora espressi quindi ad oggi non si sa ancora cosa ne sarà dell’area” fanno sapere dagli uffici dell’Assessorato ai Lavori Pubblici.
L’alibi del ricorso al Tar non dovrebbe comunque giustificare l’assenza di una messa in sicurezza di una piazzetta da troppi anni in condizioni di abbandono.
Il copione è noto. Lo si è visto in tanti parcheggi di Milano, dalla Darsena a Piazza XXV Aprile. Le situazioni di degrado che si impantanano in percorsi burocratici e giuridici in questa città, complice la scarsa tempestività decisionale dell’Amministrazione, finiscono per diventare croniche.
Giulia Cusumano