Il Sindaco inaugura i lavori del nuovo consiglio comunale promettendo ai cittadini ascolto e coinvolgimento

Chi all’interno di una sala di Palazzo Marino, chi di fronte al maxi schermo posizionato in piazzetta San Fedele; sono molti i milanesi che hanno voluto presenziare all’insediamento della nuova amministrazione lunedì scorso
Tre sfide importanti che però dovranno fare i conti con questioni di ordine pratico, strategico ed economico. Il reintegro delle facoltà decisionali per i Consigli di zona dopo anni di mortificazione degli stessi implicherà una collaborazione molto più stretta e vincolante tra parlamentini, Giunta e Consiglio comunale. E’ chiaro che una vera riforma del decentramento porterebbe ad una maggior partecipazione dei cittadini e a una più rapida e puntuale risoluzione dei problemi riguardanti i singoli quartieri, ma bisogna ricordare che fu proprio il centrosinistra negli anni ’80, dopo la spartizione della città in sezioni, ad avviare il processo di svuotamento di ruolo dei consigli di zona a causa dei continui contrasti con le linee della Giunta. Per quanto riguarda le osservazioni al Piano di Governo del Territorio, bisognerà fare i conti con l’iter procedurale. La riapertura del dibattito sulle osservazioni decisa dal Sindaco e dall’assessore all’Urbanistica Lucia De Cesaris dovrà farsi carico di oltre 4000 osservazioni arrivate; il problema starà nel riuscire a trovare una formula che concilii l’analisi integrale delle istanze di cittadini e associazioni con l’esigenza di far partire al più presto un Piano urbanistico atteso da anni e con le perplessità sul metodo di lavoro espresse dal Partito Democratico.
Infine i risultati dei referendum ambientali. Sono due i punti più controversi su cui la Giunta dovrà cercare di “accontentare” i cittadini: l’ampliamento di ecopass e il mantenimento del parco che sorgerà sulle aree Expo dopo il 2015. Su ecopass l’Assessore ai Trasporti Pierfrancesco Maran ha già fatto una parziale marcia indietro, dichiarando che “non saranno i referendari a decidere le politiche sulla mobilità” e che sarà la Giunta a stabilire entro l’estate che ne sarà del ticket d’ingresso a partire da ottobre. Per il destino delle aree di Expo l’Assessore Stefano Boeri dovrà difendere il progetto iniziale di un grande parco agroalimentare da lasciare alla città dallo spettro di una nuova parziale cementificazione. Rischio che si avrebbe qualora nel braccio di ferro con l’Amministratore Delegato di Expo Giuseppe Sala si optasse appunto per la riduzione delle aree verdi a favore di padiglioni tradizionali, su cui successivamente all’evento del 2015 si potrebbe edificare.
Giulia Cusumano