La stretta del credito e i prezzi ancora alti colpiscono il mercato della casa

Quanto ai prezzi al metro quadro, si va da cifre comunque in gran parte superiori ai 10000 euro per gli immobili del centro storico ad una media (tra case nuove e da ristrutturare) di 6200 euro nella cerchia dei Bastioni, ai 4200 della cerchia della circonvallazione, fino ai 2700 euro delle zone più periferiche. I quartieri più convenienti, andando dal centro alla periferia, sono Missori-S.Sofia, Navigli-Porta Genova, Viale Bligny e Viale Abruzzi, fino al quartiere Musocco-Villapizzone.
Scendono anche i prezzi degli affitti, con una diminuzione media del 3,2%, anche se si raggiungono flessioni del 10% per i bilocali nelle zone periferiche.
“In un mercato come quello milanese che vale comunque il 10% del totale nazionale, e che, nonostante le difficoltà, non è comunque fermo, si acquista casa essenzialmente per necessità e non per motivazioni finanziarie”, ha rilevato Lionella Maggi, agente immobiliare e presidente della Federazione dei mediatori e agenti d'affari per Milano, Monza e Brianza.
Una lettura confermata dal fatto che la tipologia di appartamento più richiesta sia quella “classica” da 80 metri quadri. Comprare casa significa quindi, a maggior ragione in questo periodo cercare la soluzione più adatta alle proprie esigenze abitative: un orientamento positivo che, ha sottolineato sempre Lionella Maggi, porta a ricercare le zone meglio servite dai mezzi pubblici e con un tessuto già attivo di negozi e servizi, quindi non quartieri dormitorio. Una tendenza confermata dagli unici due quartieri che registrano prezzi in forte crescita: l'asse Pellegrino Rossi – Affori – Bruzzano, dove è arrivata la metro gialla, e Forlanini – Mecenate (+3,2%), quartiere dove anche il Rapporto Ambrosianeum aveva registrato un forte ricambio della popolazione in relazione a progetti di rinnovamento edilizio.
Anche l'assessore alla Casa Lucia Castellano ha sottolineato la volontà di rispondere all'esigenza di una fascia sempre più ampia di milanesi: “c'è una fascia grigia, quella che guadagna 1500 euro e che spesso non ce la fa ad arrivare a fine mese. Per queste categorie, che non rientrano tra quelle con diritto all'edilizia pubblica, l'Assessore ha proposto l'istituzione di un'Agenzia per la Casa in cui il Comune si faccia garante della loro solvibilità. Tra i dati più preoccupanti c'è in effetti quello sull'erogazione dei mutui, scesi in Lombardia tra il 2010 e il 2011 del 7,1%. Proprio la stretta creditizia è la principale causa della sofferenza del mercato, ha osservato Antonio Pastore, in un contesto in cui i prezzi delle case, comunque alti, “indicano che la richiesta non è assolutamente sparita”.
Nonostante le limitate possibilità d'azione comunque limitate a fronte delle dimensioni del problema – “a Milano 20000 famiglie sono in lista d'attesa per 2000 alloggi sfitti”, ha ricordato l'assessore Castellano – sono in molti ad aspettarsi benefici concreti dal nuovo Piano di governo del territorio, dove 8 zone per un totale di 20000 appartamenti sono destinate all'edilizia sociale, quella a prezzo convenzionato. Un provvedimento che dovrebbe favorire soprattutto la domanda dei giovani, quella di cui il mercato ha sentito maggiormente la mancanza. Anche perché,occorre sottolineare, negli ultimi anni di crescita il prezzo delle case è salito molto di più anche rispetto all'aumento della domanda, mentre la forbice tra il potere d'acquisto degli italiani e i prezzi delle case si è, negli ultimi anni, ulteriormente allargata.
Claudio Urbano