Comune e Federlegno firmano un accordo per incentivare la costruzione di scuole in legno: più economiche, più sicure e più ecologiche

Ma le scuole sono anche luoghi fisici nei quali i bambini, i ragazzi e centina di migliaia di insegnanti, impiegati e collaboratori tecnici passano le proprie giornate. Luoghi troppo spesso degradati, bisognosi di manutenzioni urgenti, in molti casi letteralmente pericolosi.
A Milano negli ultimi anni, nonostante i tagli ai trasferimenti e le ristrettezze di bilancio è stato fatto molto: l'ultima notizia positiva, in ordine di tempo, è stata l'inaugurazione della scuola di piazza Axum completamente ristrutturata, di cui abbiamo scritto a dicembre. Ma Palazzo Marino guarda oltre gli interventi in corso e quelli programmati per l'immediato futuro e anche per coniugare risparmio e sostenibilità ha siglato un accordo con Federlegno per favorire la costruzione sul territorio della città di edifici scolastici in legno. Le nuove tecniche costruttive con questo materiale non solo riducono i costi e i tempi di costruzione (questi ultimi abbattuti del 75/80%) rispetto ai materiali tradizionali, ma assicurano una considerevole diminuzione delle spese di esercizio (fino al 40%) e una maggiore efficienza energetica. I primi progetti di bioedilizia saranno inseriti nel bilancio di previsione del 2014: in particolare sarà ricostruita la scuola di via Viscontini. Se davvero il Governo riuscisse a mobilitare risorse per l'edilizia scolastica, il comune punta ad intervenire prioritariamente su 27 scuole costruite negli anni ‘70-’80 con prefabbricati di durata trentennale che, ormai, devono essere sostituiti."Grazie anche ad accordi come quello sottoscritto oggi nei prossimi anni potremo dare ai nostri bambini scuole più sicure, antincendio, antisismiche, più rispettose dell’ambiente e, perché no, anche più belle" ha commentato il sindaco Pisapia firmando l'accordo, aggiungendo poi un promemoria per il neo Presidente del Consiglio: "Confidiamo che il Presidente Renzi mantenga l’impegno preso su maggiori fondi proprio a favore dell’edilizia scolastica”.
Ettore Pareti