In sordina, cambia l’organizzazione dei servizi all’infanzia: dai 24 Poli territoriali alle 80 Unità Educative

Sacrosanto. E ancora: “La nuova organizzazione territoriale è frutto di un percorso partecipato e condiviso con tutto il personale educativo avviato già nel settembre 2011, e che ha coinvolto anche le famiglie”.
Già su questo si affaccia qualche legittimo dubbio, dal momento che, a quanto ci risulta, molte educatrici sono state informate all’ultimo, per non parlare dei genitori, che all’inizio di luglio hanno incontrato in previsione dei nuovi inserimenti di settembre nei nidi e materne, le funzionarie che di lì a poco sarebbero state trasferite.
Un altro fronte su cui riflettere è poi quello relativo agli “accreditati”, poiché nella comunicazione non è chiaro se afferiranno alle UE o si gestiranno per conto proprio.
E’ positivo e doveroso che il Comune voglia metter mano a dei servizi, come quelli all’infanzia, che allo stadio attuale delle cose non funzionano bene e presentano diverse criticità – nella lettera del Direttore Paolo Alfonso Carli si parla di “discontinuità e disfunzioni dei flussi della comunicazione tra Servizi Educativi e Poli, tra Servizi Educativi e Settore, tra Funzionari e Direzione” così come di “disomogeneità di carichi di lavoro dei Funzionari” e “limitata relazione tra Responsabili e personale educativo” - , quello che non è positivo (non lo era con la precedente Giunta e non lo è adesso) è che tutto viene calato dall’alto e le comunicazioni arrivano incomplete e in ritardo.
Anche senza entrare nel merito della nuova organizzazione, che mostrerà o meno la sua bontà nei prossimi mesi e anni, è bene ricordare che una delle battaglie condotte dai cittadini coinvolti nella tematica dei servizi all’infanzia è da sempre stata quella per una maggiore trasparenza, per un’informazione puntuale e coerente sul lavoro, condiviso o meno, realizzato dalle istituzioni competenti.
A. Pozzi