Regione e Comune approvano Piano casa e PGT per milioni di metri cubi ma il mercato immobiliare è fermo

Le proiezioni demografiche –sia per quel che concerne i tassi di natalità che per quanto riguarda i flussi migratori– prevedono per il prossimo ventennio al massimo un incremento di 50.000 residenti.
Ma non è solo la demografia a smontare il Lego di Masseroli, Formigoni & C., é anzitutto l’economia. Il mercato del mattone non tira più: dopo un decennio di corsa folle, da due anni le compravendite vanno ad un ritmo sempre più lento e nell’ultimo anno sono letteralmente crollate registrando un -20%.
È vero che i prezzi non sono crollati, al contrario di altri paesi, ma il meccanismo che ha prodotto valore per mezzo del mattone si è inceppato. La leva finanziaria che aveva drogato il mercato e consentito megaoperazioni immobiliari si è spazzata, lasciando peraltro quartieri senza infrastrutture, come Santa Giulia, o voragini urbane, come Porta Vittoria.
Per chi si costruirà quindi? Per coloro che già oggi non comprano. A quali prezzi? Quelli attuali vengono giudicati ancora alti, ma non possono scendere pena la ‘svalorizzazione’ di piccoli e grandi patrimoni immobiliari. In una situazione di stagnazione forzata, nella quale l’unica richiesta vera di case è quella di edilizia popolare, si stanno creando le premesse per uno sboom gettando sul mercato futuro un eccesso di offerta?
A queste domande non rispondono né il Piano casa del Pirellone né il PGT di Masseroli.
Beniamino Piantieri